Grande successo in termini di partecipazione e di profondità del dibattito per il convegno intitolato “Le criticità in Anatomia Patologica 2.0: discutiamone insieme”, svoltosi presso l’Hotel San Francesco al Monte a Napoli. L’evento, organizzato con il contributo di Diapath e sotto la guida scientifica dei professori Luigi Coppola e Pietro Micheli, e con il patrocinio delle società scientifiche AITIC e SIAPeC-IAP, oltre che dell’Ordine Ordini tecnici sanitari radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta.
Davanti a una platea di oltre 100 specialisti del settore di Anatomia Patologica provenienti da tutta Italia, ad inaugurare i lavori è stato il dottor Gennaro Capasso, Presidente della Commissione d’Albo dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico Napoli, Avellino, Benevento e Caserta il quale ha espresso il proprio apprezzamento per l’opportunità di confronto e aggiornamento.
Capasso ha evidenziato l’essenzialità del ruolo professionisti protagonisti dell’iniziativa nell’ambito dell’Anatomia Patologica e il loro contributo decisivo per la diagnosi corretta delle patologie. Ha inoltre rilevato che il convegno rappresentava un’importante occasione per affrontare le difficoltà incontrate in questo campo e per ricercare soluzioni innovative al fine di elevare la qualità delle prestazioni.
Nel corso dei due giorni, si sono alternate diverse relazioni, tra cui quella del dottor Giuseppe Salatiello, Vicepresidente della CdA TSLB, e della dottoressa Caterina Cozzolino, che hanno affrontato le criticità frequenti nei processi di allestimento dei preparati istologici. Attraverso una discussione interattiva, hanno favorito un confronto tra i partecipanti, condividendo esperienze diverse dai vari contesti laboratoristici. Salatiello ha sottolineato l’importanza di stabilire linee guida nazionali per uniformare le prassi nell’anatomia patologica e migliorare la qualità del lavoro.
Un momento chiave è stata la lectio magistralis del Professore Pietro Micheli, incentrata sull’umanizzazione in anatomia patologica. Micheli ha messo in luce la necessità di trattare il paziente non solo come portatore di patologia, ma come individuo con sentimenti, credenze e conoscenze. Ha evidenziato il ruolo del medico nel curare con amore e rispetto, ribadendo che la malattia non dovrebbe essere considerata un business, né il paziente un oggetto nell’economia sanitaria.
Il Segretario della CdA TSLB, dott. Raffaele Ascione, in merito alla relazione del Prof. Micheli, ha commentato: “Con questa lezione, il Prof. Micheli ha toccato i cuori dei presenti, sottolineando il significato profondo del lavoro di un sanitario, e dimostrando l’importanza di una medicina attenta non solo alla cura del corpo, ma anche allo spirito e alla dignità del paziente. Desidero esprimere un ringraziamento particolare ai professori Micheli e Coppola”, ha aggiunto Ascione, “perché, con questi eventi annuali, evidenziano in modo significativo la figura del Tecnico sanitario di laboratorio biomedico. La nostra autonomia professionale e la nostra importanza nei laboratori di anatomia patologica sono fondamentali. Nel team multidisciplinare sanitario, il Tecnico sanitario di laboratorio biomedico gioca un ruolo importante, contribuendo insieme agli altri professionisti, a migliorare le condizioni di vita del paziente in ogni fase del processo, dall’accoglienza alla diagnosi, dall’assistenza alla terapia”.