Tempo di lettura: < 1 minuto

Aveva preso la licenza media alla ‘Catullo’ di Pomigliano d’Arco (Napoli), il 43enne morto dopo essere stato picchiato da due giovani. Frederick Akwasi Adofo, nel 2012, era ospitato, insieme ad un’altra cinquantina di migranti, nell’hotel Valle Verde, in attesa di asilo politico. Lo rende noto l’associazione “Città aperta”, presieduta dall’ex senatore Tommaso Sodano.

“Avevano attraversato il deserto – spiegano dall’associazione – era stato in un lager libico, aveva attraversato il Mediterraneo, sballottato per circa due settimane in mare perchè il Governo non assegnava un porto di sbarco”. Ma arrivato in Italia Pomigliano d’Arco era diventata la sua casa. “Abbiamo accolto tante persone – ricorda l’ex parroco don Peppino Gambardellae si è creato negli anni un clima straordinario, basti pensare alle tante cose fatte durante il covid, con un esercito di volontari che aiutavano tutti. Oggi scopro un volto nuovo della città, con giovani violenti. Questo fa paura perché è un mondo forse che io non conosco. Vorrei chiedere perdono, inginocchiarmi davanti al corpo di questo povero immigrato violentato da tanta atrocità. La città si muova, esprima il dolore e dimostri l’avversità a questa cultura di odio che sta crescendo”.