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Indignazione e rabbia a Pomigliano d’Arco (Napoli), per la morte di un uomo, senza fissa dimora, ucciso a botte da due persone nei pressi di un supermercato in via Principe di Piemonte. I cittadini, anche se la vittima non è stata ancora identificata, pensano si tratti di Frederick, un clochard che era solito passare la notte riparandosi nei pressi del supermercato dove di giorno chiedeva l’elemosina e aiutava i clienti a portare la spesa.
Era sempre gentile – ricordano su Facebook molti utenti – non faceva male a nessuno e ringraziava mille volte se gli portavano qualcosa. È uno schifo. A cosa siamo arrivati?”.
Intanto dall’opposizione arriva la richiesta, al sindaco Lello Russo, di un Consiglio comunale straordinario sul tema della sicurezza, e, al Prefetto di Napoli, della convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza.
In attesa di conferme ufficiali sulle dinamiche che hanno portato alla morte di una persona senza dimora – fanno sapere da ‘Per’ – chiediamo sin da subito una sessione straordinaria del Consiglio comunale aperto ai cittadini sul tema della sicurezza.
Intanto chiediamo all’amministrazione comunale di attivarsi per assicurare dignitosa cura della persona morta in circostanze di estrema gravità, con l’aiuto della comunità. Si valuti il lutto cittadino come segno e monito per tutti”. Da “Rinascita”, invece, l’invito al Prefetto della convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza: “Pomigliano, negli ultimi mesi – hanno fatto sapere dal gruppo consiliare di minoranza – assiste ad una recrudescenza di rapine a mano armata, sparatorie in pieno giorno. In ultimo l’assassinio di Frederick. La situazione della sicurezza pubblica nella città è diventata grave e insostenibile. Servono subito efficienti misure per garantire la sicurezza dei cittadini”.

Frederich, l’uomo senza tetto morto ieri per le percosse ricevute a Pomigliano d’Arco, era amato dai residenti della zona, che da stamani stanno lasciando fiori, qualche cero e biglietti sulla panchina antistante il supermercato dove chiedeva l’elemosina. “Sei libero da tutto – scrive un cittadino – vola felice con gli angeli”.
E davanti al supermercato, molti si fermano per raccontare di quanto fosse dolce e gentile con tutti. “Aveva il vizio di bere – racconta una donna – ma non faceva male a nessuno. Ricordava i nomi, e augurava a tutti una buona giornata, che gli dessero qualcosa o meno”.
Anche i dipendenti del supermercato conoscevano Frederich: “Stava sempre con noi – spiegano – mangiava qualcosa, ci chiamava amici, my friend, ci mancherà”.
Qualche residente racconta che l’uomo era solito augurare “buona scuola” ai bambini della zona che lo incrociavano. “Non è possibile arrivare a tanto – afferma una donna – come si può essere così cattivi. Picchiare senza un motivo una persona così gentile. Ci vergogniamo, che il Signore ci perdoni”.

Frederich, il clochard ucciso di botte a Pomigliano d’Arco, sarebbe già stato percosso in passato.
Sabato, come ogni volta che andavo a fare la spesa li, gli ho comprato il solito panino col prosciutto cotto e la pepsi e come sempre ringraziava”, ha raccontato una cittadina di Pomigliano al deputato dell‘alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. Che aggiunge: “A quei maledetti auguro una vita di sofferenze... Anche se probabilmente i giudici faranno come la volta scorsa quando picchiarono Federick e lui ebbe i punti in testa, furono subito rilasciati. Sono dei minorenni delle palazzine 219, forse i soliti che a quanto pare continuano indisturbati a compiere gesti criminali… Maledetti”.
Anche in una lettera sistemata sulla panchina dove era solito stare il senzatetto, diventata una sorta di altarino, c’è una testimonianza analoga, anonima. “E’ successo già altre volte – è scritto nella lettera – e nessuno di noi ha mai fatto qualcosa perché non arrivasse il peggio. Purtroppo il peggio è arrivato.
Perdonaci se puoi”.