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Napoli – Rosa fa l’insegnante e ama il suo lavoro. Franco, purtroppo, si è ammalato di Alzheimer dieci anni fa. Da quel momento la loro vita è cambiata. Dopo anni da docente precaria Rosa è riuscita nel 2015 ad ottenere il “ruolo” in Toscana, vicino Firenze. L’anno scorso Rosa ha avuto un’assegnazione provvisoria a Giugliano e anche quest’anno aveva sperato nel trasferimento o in un altro periodo di “assegnazione provvisoria” nella sua città o anche in un altro comune della Campania per assistere il marito ma questo non è stato possibile: deve rientrare in Toscana o rischia di perdere il suo posto di lavoro.

Rosa perché ha deciso di rivolgere il suo appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella?

Mi sono rivolta al Capo dello Stato perché l’ho vista come un’implorazione, per chiedere il suo intervento presso il ministro Fedeli. Ho tentato di coinvolgere le istituzioni in questo dramma familiare perché non riusciamo a trovare una soluzione: non sappiamo più come fare a conservare il mio posto di lavoro e allo stesso tempo poter assicurare a mio marito l’assistenza di cui ha bisogno. Ho chiesto l’intervento di Mattarella per far sì che io possa riuscire a ottenere una sede vicino casa e andare a lavoro tutti i giorni.

Cosa chiede al presidente Mattarella?

Io vorrei che lo Stato ci tutelasse. Il mio appello a Mattarella è una richiesta d’aiuto. Chiedo al presidente della Repubblica di tutelare i diritti di mio marito, quelli di una persona che vive una situazione di handicap grave e ha diritto ad essere accudito dai propri familiari e di dare a me non solo di prendermi cura di mio marito ma di poter mantenere il mio posto di lavoro conquistato con molti sacrifici. Chiedo a Mattarella di tutelarmi come cittadina italiana e tutelare mio marito come persona bisognosa di cure.

Qual è la malattia di tuo marito?

Mio marito è malato di Alzheimer e ha iniziato a manifestare i primi sintomi di questa terribile malattia circa dieci anni fa, quando aveva solo 50 anni. Quindi come mamma e come moglie ho dovuto iniziare ad attivarmi da subito per cercare di dare una stabilità al mio lavoro poiché all’epoca ero ancora precaria nella scuola. Ho iniziato a spostarmi con la mia famiglia all’inizio in Piemonte, sempre nella speranza di riuscire ad avere una stabilità lavorativa perché a Napoli ero solo una supplente precaria. 

Cos’è l’Alzheimer?

La maggior parte delle persone, noi compresi, non ha mai capito cos’è l’Alzheimer. Finché non ci sei dentro non lo riesci a comprendere. E’ una malattia che investe la persona e la porta a trasformarsi in qualcosa di indescrivibile. Si perde tutto. Si perde la possibilità di comunicare con un familiare, si perde la possibilità di gestire il proprio corpo. Al di là di questo, la malattia porta a un logoramento psicologico a chi c’è intorno perché i familiari sono da un qualcosa di grande e ingestibile. Vedi che la persona che ti è accanto ogni giorno perde un pezzetto di sé.