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Piantare un albero per ogni nato (o adottato) nel territorio comunale, entro 6 mesi dalla registrazione anagrafica. È un obbligo di legge, ma a Napoli (e non solo) la norma non è applicata. Lo prevede un testo approvato 32 anni fa, promossa da Francesco Cossiga e Giulio Andreotti, all’epoca capo dello Stato e presidente del consiglio. Lo scopo è di implementare le aree verdi cittadine, e contrastare il disboscamento. Certo, i due padri della legge farebbero pensare ad altro. Magari, ad un segreto di Stato. Ma qui, semmai, ci troviamo dinanzi al classico ‘segreto di Pulcinella’.

Basta guardarsi intorno, per intuire lo scarso rispetto della disposizione. Nel 2023 in provincia di Napoli sono venuti al mondo 23.500 neonati (Istat). Circa un terzo in città, dove risiede il 30% della popolazione metropolitana. Dati in linea con quelli del 2022: sono state 7.074 le nascite nel Comune di Napoli (fonte società di ricerca Urbistat). E dunque, in  città oggi dovrebbero esserci 7mila nuovi alberi. Ma è evidente che non sia così. Per forza, si dirà: questa la legge non prevede sanzioni. Si chiamano norme imperfette, nella dottrina giuridica. Sta di fatto che a Napoli, al pari di certi alberi, non ha mai attecchito davvero. Lo confermano anche fonti dell’amministrazione. E a poco è valsa la novella di legge, giunta nel 2013. Nemmeno prescrizioni più stringenti – in teoria – sono servite.

Il problema esiste, e non se ne fa mistero. Un albero per ogni nato, adesso, è anche una proposta della commissione Salute e Verde del consiglio comunale. L’idea è di inserire l’obbligo nel Regolamento al verde, ancora da approvare. Proprio in commissione, ieri mattina, l’assessore Vincenzo Santagada ha annunciato la piantumazione di 4mila nuove essenze arboree. Il tutto entro quest’anno. Il suo messaggio è: Palazzo San Giacomo sta investendo nelle messe a dimora. Ma nonostante ciò, in tanti manifestano insoddisfazione. Ad esempio, da tempo l’associazione Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli ha approfondito la legislazione in materia. Nel mirino, la mancata applicazione della legge Cossiga-Andreotti. “Purtroppo la legge ‘un albero per ogni nato/adottato’ non prevede sanzioni, ma – afferma Pierluigi Troise, componente del direttivo – è palese che sia violata apertamente dal comune di Napoli”. E oltre quella “il comune dal 2018 ha svariati milioni di euro nel cassetto destinati alla ripiantumazione ma mai utilizzati”. Secondo Troise, questa “si conferma una amministrazione che non tiene alla città ed ai suoi abitanti“. Inoltre “progetti ed annunci ne abbiamo già visti e sentiti troppi”. Lapidaria la conclusione di Cittadinanza Attiva: “Valuteremo i fatti, ad oggi dopo tre anni, sono a zero”.