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Napoli – “Non si conoscono ancora bene i dettagli della vicenda del carcere di Noto, da dove arrivano immagini tremende di poliziotti pestati a sangue. Ma io so di tanti altri episodi violenti accaduti ai danni di agenti della polizia penitenziaria, di cui quasi nessuno parla e sicuramente non scoraggiati da questa linea politica. Perciò non ho dubbi: tra guardie e ladri io sto sempre dalla parte delle guardie. A loro va la mia totale solidarietà”. Così in una nota Catello Maresca, magistrato e consigliere comunale di Napoli, in merito alla vicenda dei quattro agenti di polizia penitenziaria aggrediti martedì sera con colpi alla testa e al volto da alcuni detenuti nel carcere di Noto (Siracusa), riportando ferite e fratture e trasportati all’ospedale di Avola.
Conosco molti agenti e ufficiali della polizia penitenziaria italiana – prosegue Maresca – che fanno un lavoro duro e poco considerato, anzi a volte addirittura bistrattato. Ho avuto il piacere di collaborare con molti di loro in occasione delle indagini sul clan dei Casalesi che, senza il loro prezioso contributo, non ho paura a dirlo, non avrebbero sortito gli stessi brillanti risultati. Devo a loro anche la scoperta di più progetti omicidiari orditi ai miei danni». «Purtroppo questa categoria spesso non ha avuto un comandante davvero attento alle loro legittime istanze e la politica ha trovato più utile e forse conveniente dare attenzione, o almeno mostrare di darla, alle istanze dei detenuti, spesso anche quelli difficilmente difendibili come i 41 bis”, conclude.