I consiglieri comunali di Acerra, Giuseppe Casoria, Domenico Catapane, Vincenzo De Maria, Fausto La Montagna, Salvatore Maietta, Salvatore Messina, Antonio Nocera e Andrea Piatto, di Coalizione Civica e Movimento di Popolo, hanno impugnato innanzi al Tar Campania le sedute consiliari del 17, 23 e 30 dicembre 2024, in quanto, dicono, “convocate in palese violazione della legge e del regolamento“. “Il portale comunale, per le delibere di Consiglio comunale, è fermo al 19 ottobre. Gli atti delle tre sedute, e non solo, comprese quelle sul Bilancio di previsione 2025 e l’affidamento della piscina comunale, sono state messe in esecuzione ma vengono nascoste”, è quanto si legge in una nota.
“Siamo davanti a un disordine complessivo della vita istituzionale del Comune di Acerra – spiegano i consiglieri – Abbiamo segnalato e posto, prima e durante le sedute oggetto di impugnativa, una serie di gravi irregolarità che hanno precluso la partecipazione o l’espressione consapevole di un voto sulle proposte – concludono i consiglieri di Coalizione Civica e Movimento di Popolo – con grave lesione delle nostre prerogative. I presenti hanno inteso procedere comunque. Ciò ci vede costretti ad agire nelle sedi proprie a tutela della centralità del Consiglio comunale e della democrazia”.
“Siamo davanti a un disordine complessivo della vita istituzionale del Comune di Acerra – spiegano i consiglieri – Abbiamo segnalato e posto, prima e durante le sedute oggetto di impugnativa, una serie di gravi irregolarità che hanno precluso la partecipazione o l’espressione consapevole di un voto sulle proposte – concludono i consiglieri di Coalizione Civica e Movimento di Popolo – con grave lesione delle nostre prerogative. I presenti hanno inteso procedere comunque. Ciò ci vede costretti ad agire nelle sedi proprie a tutela della centralità del Consiglio comunale e della democrazia”.