Emanate dal commissario per l’emergenza frana a Ischia Giovanni Legnini e dal commissario prefettizio di Casamicciola, Simonetta Calcaterra, le ordinanze per la nuova definizione delle aree a rischio, per disciplinare le condizioni di rientro a casa della popolazione sfollata e per mettere in campo le prime misure di sostegno alla popolazione colpita dalla alluvione del 26 novembre scorso.
Nelle ordinanze l’intero comune di Casamicciola è stato suddiviso in zone diverse a seconda del rischio idrogeologico e sono state definite misure specifiche per ciascuna di esse: in forza di questi provvedimenti poco meno di 200 persone potranno far rientro nelle loro abitazioni già nelle prossime ore, mentre circa 300 abitanti del comune isolano non potranno tornare a vivere nelle proprie case, perchè distrutte o gravemente danneggiate dalla frana o perchè sorgono in zone ad alto rischio come quella del Celario, epicentro della disastrosa frana che lì fece 12 vittime.
Per le altre zone, quelle in cui si potrà tornare ma da evacuare in caso di emergenza, sarà attivato un centro di monitoraggio, attivo 24 ore al giorno, che attraverso i pluviometri, il radar attivati sul territorio ed i bollettini delle allerte meteo, terrà la situazione sotto controllo ed in caso di emergenza dovrà procedere all’attivazione delle procedure di allontanamento. Con questa ordinanza, per il commissario straordinario Legnini, si chiude la prima fase della emergenza e si apre la seconda, quella dell’inizio del processo di ritorno alla normalità anche se lo stesso Legnini ha sottolineato che al momento non ci sono risorse per gli interventi più urgenti e che per la messa in sicurezza di Casamicciola e delle zone interessate dalla calamità naturale servono almeno 500 milioni di euro. Sempre oggi è stata emessa che l’ordinanza per l’attivazione del Cas, il contributo di autonoma sistemazione e di sistemazione in hotel per gli sfollati, con contributi alle famiglie che variano dai 400 ai 900 euro mensili, fino al rientro nelle abitazioni. Il provvedimento contempla anche i contributi una tantum che saranno concessi alle famiglie con case distrutte o inagibili (del valore di 5000 euro) e per le ripresa delle attività economiche e produttive, cui andrà un contributo di 20.000 euro. Infine è stato annunciato che dal 9 gennaio saranno riaperte le due scuole di Casamicciola chiuse dopo l’alluvione: il Mattei e l’Ibsen, dopo i sopralluoghi dei tecnici e vigili del fuoco sono stati ritenuti idonei alla ripresa delle normali attività didattiche.