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Alla fine la montagna ha partorito il topolino. Annunciata in pompa magna e dopo una attesa di 7 mesi, la famigerata Zes (Zona economica speciale) unica si è rivelata un provvedimento poco utile per il nostro territorio e dalla portata trascurabile”. È quanto afferma il sindaco di Caserta Carlo Marino che commenta lo strumento introdotto dal Governo.

Questa Zes – aggiunge Marino – comporta infatti il divieto di cumulo con altri incentivi come i contratti di sviluppo, e l’attrattività del Mezzogiorno per i nuovi investimenti, esteri e non, e vale soltanto il 17% del credito teoricamente assegnabile. L’ennesima brutta figura per un Governo che parla molto ma fa davvero pochi fatti. In questo modo abbiamo messo la parola fine alla intuizione del professor Claudio De Vincenti e allo slancio che la Zes aveva mostrato negli ultimi anni. Le Zes, per loro natura, sono aree limitate e funzionalmente collegate a porti ed interporti. Questa misura di macro area regionale meridionale non ha alcuna ragione d’essere senza risorse adeguate. È una sorta di contentino per tutti, che non produce alcun effetto concreto per lo sviluppo del nostro territorio”.

Marino attacca dunque “la destra, che – dice – si conferma capace solo di fare chiacchiere, senza avere la minima idea di come creare crescita e occupazione nella nostra terra né tantomeno dimostrando un interesse in tal senso. Parafrasando qualche esponente locale della destra: meglio il futuro. Certo, purché sia senza di loro. Dopo la scellerata legge sull’autonomia differenziata, che distrugge il Sud e contro la quale combatteremo attraverso il referendum, ora arriva quest’altra beffa per la nostra provincia. L’ennesima brutta figura per questa destra populista e inadeguata”.