Alla trentunesima edizione del Campionato mondiale della Pizza, che dal 9 al 11 aprile scorso ha richiamato al Palaverdi del Polo Fieristico di Parma ben 718 concorrenti provenienti da 55 nazioni, il pizzaiolo Ciccio Vitiello è salito in cattedra.
Invitato in veste di docente, il casertano Ciccio Vitiello ha portato all’attenzione di un mondo pizza da 15 miliardi di euro all’anno solo in Italia, la sua filosofia di vita ancorata al rispetto della terra e della salute.
“Questa pizza non è solo mia, ma è un dono che l’orto mi ha concesso in risposta alla cura che ho dimostrato nei suoi confronti”, ha rimarcato al pubblico e ai media internazionali che da sempre seguono l’evento sponsorizzato dalle farine “Le 5 Stagioni”.
Così il “pizzaiolo contadino ha presentato i primi frutti di un percorso già godibile nella sua pizzeria “Cambia-menti” di San Leucio, caratterizzano dalle pizze senza glutine e dagli impasti alternativi “evoluti” rispetto a quelli che fecero la storia di “Casa Vitiello”.
E sotto i riflettori della convention internazionale tra le più prestigiose al mondo, Ciccio Vitiello ha voluto con sé il prodotto che meglio racconta della sua terra: la canapa.
“E’ una storia secolare quella che lega la canapa alla provincia di Terra di Lavoro, fonte di sostentamento agricolo fino alla fine degli anni ’50. Ed oggi che è ritornata alla ribalta grazie alla riscoperta delle sue straordinarie proprietà nutrizionali, farmacologiche e depurative per i terreni, si fa per me farina dei miei impasti e vessillo di una terra che ha pagato il prezzo più alto della famigerata “Terra dei Fuochi”, un’onta ingiusta se non riferita con equilibrio”.
Ciccio Vitiello ha fatto poi conoscere al pubblico internazionale di Parma il suo padellino con doppio prefermento, realizzato con ingredienti autoprodotti e rigorosamente bio.