“Non sono convinto che l’inasprimento delle pene possa frenare la violenza di genere, è necessario un percorso culturale che si basi su principi nobili”. Lo ha detto il Questore di Caserta, Andrea Grassi, a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), nell’aula della Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo Luigi Vanvitelli, nel corso dell’incontro “Il silenzio degli innocenti”, dove la 19enne studentessa Martina Floriano ha raccontato la storia della madre Valentina, uccisa nel 2011 dall’ex compagno, e il suo percorso di rinascita.
Grassi, che ha invitato le ragazze, ma anche i ragazzi con problemi, a denunciare il proprio disagio. “Noi siamo pronti ad ascoltarvi – ha detto – voi aiutateci a sentirvi e a raccogliere i vostri racconti”, ha poi diffuso i dati dei procedimenti connessi ad episodi di violenza contro le donne.
“Dal 25 novembre del 2022 ad oggi, nel Casertano – ha sottolineato il questore – Polizia di Stato e Carabinieri hanno trattato 119 casi basati su altrettante denunce di donne, di cui 55 hanno dato vita a procedimenti penali, 64 a procedimenti amministrativi che hanno portato all’emissione di 5 provvedimenti di ammonimento del Questore per maltrattamenti in famiglia e 17 per stalking; sono tre caso a settimana, non tantissimi, e ciò che più mi preoccupa è il numero oscuro, ovvero i tanti casi che restano sommersi e non vengono denunciati”.
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Violenza sulle donne, il questore di Caserta: “Preoccupano i casi sommersi”
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