Domenica 27 aprile, dalle 17 alle 19, il Vestibolo Superiore della Reggia di Caserta ospiterà “La Resa. Performance di danza e narrazione”, primo appuntamento del ciclo di eventi “Lettere dal tempo” curati da Arb Dance Company, diretta da Annamaria Di Maio, con la direzione artistica di Michele Casella. La performance “La Resa” si inserisce nel programma di “Comunalia: teatro, arte, cultura e tradizioni”, la rassegna culturale promossa dal Comune di Caserta e finanziata dalla Regione Campania, che prevede una serie di eventi diffusi sul territorio, con particolare attenzione alla memoria storica e alla valorizzazione dei luoghi simbolo della città.
L’evento ricordo la firma della Resa di Caserta sottoscritta il 29 aprile 1945. Fu quello il momento decisivo per la fine del secondo conflitto mondiale in Italia. In realtà “La Resa” anticipa i festeggiamenti per la Giornata Internazionale della Danza che si celebrerà il 29 aprile. Lo spettacolo è un progetto multidisciplinare che unisce linguaggi performativi e storici. La drammaturgia è firmata da Pasquale Palmieri, le coreografie da Francesco Annarumma, mentre l’ideazione è di Michele Casella. In scena Ivan Graziano, Luigi D’Aiello, Carmine Olivazzi e Antonio Topo. Le parole di Michele Casella: «Da sempre quando visito dei luoghi immagino le storie che sono state vissute. Vorrei conoscerne i sentimenti, i battiti, le voci taciute. Da questa esigenza nasce “Lettere dal tempo”, un percorso di storytelling turistico nato per la Reggia di Caserta. Per realizzarlo ho chiesto aiuto a tanti campani che stanno scrivendo pagine importanti nell’ambito culturale e artistico, come Pasquale Palmieri, Giulio Brevetti, Veronica Maya, Francesco Annarumma, Ivan Graziano e tanti altri». E proprio Pasquale Palmieri sottolinea: «Ci chiediamo spesso che rapporto ci sia fra la storia, intesa come disciplina scolastica e accademica, e l’immaginazione narrativa. Molti ritengono che questi due mondi siano distanti, ma la realtà è molto diversa. Talvolta si sfiorano, e in alcune occasioni finiscono per convivere. Partendo da queste suggestioni, ho provato a raccontare la storia di un uomo che ascolta alla radio le notizie sulla “Resa di Caserta”. Non lontano dalla Reggia si trova la sua casa, ma teme sia ormai ridotta in macerie. Sta provando a tornare proprio in quel luogo, mentre ricorda gli orrori di cui è stato testimone».
Il coreografo Francesco Annarumma: «Le coreografie che firmo mi stanno portando in giro per il mondo, ma creare qualcosa per la mia città è un’emozione davvero speciale. Farlo alla Reggia, simbolo di Caserta, è straordinario. Questa performance unisce elementi “meccanici” ed elementi “armonici” per rappresentare, da un lato, la durezza della guerra e, dall’altro, la tenerezza della pace. Ho lavorato proprio su questo contrasto, riflettendo sul significato profondo che ha avuto la firma della Resa di Caserta».
Dopo “La Resa”, il progetto di Arb Dance Company proseguirà con altre due produzioni originali che animeranno il Vestibolo superiore della Reggia tra aprile e maggio. L’11 maggio sarà la volta di “Mai amata. Carolina regina di cuori e di quadri”. Drammaturgia di Giulio Brevetti. Coreografie di Irma Cardano. Con Monica Cristiano, Martina Golino, Giada Tibaldi e la partecipazione straordinaria di Veronica Maya. Appuntamento alle 17. Quindi, il 17 maggio va in scena “Il sogno di Wittel. Vanvitelli si racconta ai bambini”. Drammaturgia di Michele Casella, coreografie di Martina Fasano con Arb Dance Company. Appuntamento alle 17.
Eventi questi che confermano il ruolo della danza contemporanea come strumento di riflessione collettiva e narrazione civile. Gli spettacoli sono a ingresso gratuito previa prenotazione su eventbrite.it a partire da 72 ore prima dell’evento.