Con il completamento dei lavori del canale Fiumarella, lungo 7,2 chilometri, è stata consegnata al territorio della provincia di Caserta compreso tra la sinistra del fiume Volturno e la riva destra dei Regi Lagni, un’opera di difesa dalle piene fluviali del valore complessivo di 10 milioni di euro, che contribuirà al rilancio dell’area del Basso Volturno.
L’opera è stata presentata dal Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno a Santa Maria La Fossa (Caserta), nel Centro di Educazione e Documentazione Ambientale “Pio La Torre”, gestito di Agrorinasce, consorzio di comuni che amministra oltre 100 beni confiscati alla camorra.
Presente Fulvio Bonavitacola, vice presidente della giunta regionale della Campania con delega all’Ambiente; la Regione ha finanziato l’opera con 2,6 milioni di euro: “occorre pianificare il territorio – ha detto Bonavitacola – evitando che la congestione aumenti nelle aree già affollate della nostra regione; al tempo stesso occorre evitare lo spopolamento delle aree interne, questa è la cornice nella quale si inserisce anche l’opera di cui oggi parliamo”.
Per Bonavitacola “oggi in gioco però sono i criteri di divisione tra Nord e Sud delle risorse necessarie ad affrontare e pianificare la mitigazione del cambiamento climatico”.
I lavori hanno riguardato il completamento dello “scolmatore di piena” del Fiume Volturno-Canale Fiumarella, importante opera idraulica che va inquadrata nel più ampio programma a difesa nel Casertano dei centri urbani di Grazzanise, Santa Maria la Fossa, Cancello ed Arnone e Castelvolturno.
Il commissario dell’Ente, Francesco Todisco, ha ricordato che “poco più di un anno fa, tra il 17 ed il 19 gennaio 2023, a causa di una rottura arginale in riva sinistra del Volturno, oltre 3000 ettari di campagna furono sommersi; in quelle ore la traversa di Ponte Annibale ci consentì di gestire l’emergenza, e in una settimana siamo riusciti a drenare le acque che avevano invaso le campagne. Durante la piena la città di Capua fu difesa dai canali di bonifica dall’onda di piena. Con lo scolmatore Fiumarella lungo 7,2 km si potrà ora evitare il ripetersi di episodi simili, allontanando le acque del Volturno verso i Regi Lagni”.
Il progetto prevede l’apertura dell’imbocco del canale Fiumarella lungo l’argine sinistro del fiume Volturno e la corrispettiva apertura di uno sbocco del canale sull’argine destro dei Regi Lagni. Con questi lavori, il canale scolmatore potrà ricevere – in caso di piene eccezionali del Volturno – fino a 300 metri cubi d’acqua al secondo, in modo da alleggerire la pressione sugli argini e favorire il deflusso delle acque verso il mare, utilizzando come seconda foce il tratto terminale dei Regi Lagni. Per Vera Corbelli, Segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, “in questa area si sta lavorando per la difesa, tutela e sostenibilità delle risorse acqua e suolo con un approccio integrato. La nostra area è soggetta ad una serie di problematiche connesse al rischio idraulico, ma dispone anche di una grande potenzialità e di bellezza”.
Il Presidente nazionale dell’Anbi Francesco Vincenzi, ha sottolineato che ha “non è vero che al Sud le cose non si possono fare, perché ci sono tante tante eccellenze. Dobbiamo fare uno scatto d’orgoglio come sistema Paese, ma non possiamo pensare solo alla mitigazione degli eventi estremi. Si deve iniziare a parlare di adattamento ai cambiamenti climatici, altrimenti diventa impossibile praticare la sostenibilità ambientale e quella economica e sociale”.