Si è concluso ieri, 8 ottobre, il Technical Meeting European Royal Residences (ARRE) alla Reggia di Caserta. Per due giorni, il Complesso vanvitelliano ha ospitato l’incontro tecnico internazionale tra addetti ai lavori e direttori delle residenze reali europee per parlare di “Partenariati pubblico-privato per lo sviluppo produttivo di residenze reali e parchi”.
Il tavolo di lavoro si è aperto nella suggestiva cornice della Sala degli Incontri d’Arte. Ciascuna realtà coinvolta ha illustrato le progettualità del proprio istituto di riferimento. Un’occasione per portare avanti il confronto e la condivisione di prospettive tra i palazzi reali d’Europa.
La Reggia di Caserta ha illustrato al parterre internazionale i diversi progetti realizzati e ancora in corso, conducendo poi i delegati a vivere da vicino la suggestione di quanto illustrato.
Alla Vigna di San Silvestro, è stato presentato “Oro Re” il primo vino della Reggia di Caserta, curato e coltivato da Tenuta Fontana. Tra i filari di Pallagrello bianco e rosso, è stata raccontata la storia di questa rarità enologica nata dalla rinascita della vigna dei Borbone. Grande meraviglia ha destato la visita a Le Serre di Graefer, prima sperimentazione in Italia di partenariato pubblico-privato applicato a un giardino storico. Il progetto, che prende il nome dallo storico giardiniere reale Johann Andreas Graefer, dà nuovo impulso culturale ed economico al sito e al territorio che lo accoglie, ripristinando l’originaria funzione delle serre come luogo di acclimatazione, studio scientifico, riproduzione e vendita di moltissimi esemplari botanici, indigeni ed esotici, presenti nei cataloghi ottocenteschi. La delegazione, insieme al sindaco di Casagiove Giuseppe Vozza, è stata accompagnata, inoltre, all’ex Convento dei Passionisti, fulcro del progetto “Reggia in Arte e Design”. Qui l’Istituto del MiC realizzerà un polo culturale, del design e della creatività all’insegna della sostenibilità in termini di recupero dei materiali, efficienza energetica e biodiversità.
Il Technical Meeting è stato anche occasione per mostrare ai rappresentanti degli istituti di cultura del Vecchio Continente due prodotti a marchio Reggia: la marmellata delle Regine e l’Amarè. La confettura prodotta con le arance del Parco reale nasce dalla collaborazione tra la Reggia di Caserta e la cooperativa Eva. Il progetto contribuisce a percorsi di autonomia di donne in uscita da situazioni di violenza e in condizioni di particolare difficoltà. Amarè di Distilleria Petrone è l’amaro ottenuto dall’infusione di erbe e piante presenti nel Giardino Inglese, tributo a una tradizione antica della Corte dei Borbone.
La Reggia di Caserta, insieme all’Acquedotto carolino e al Complesso di San Leucio, è sito Unesco dall’eccezionale valore universale. Il sito sta profondendo grande impegno nella promozione e nello sviluppo della comunità e ha voluto in questi due giorni promuovere al Technical Meeting European Royal Residences (ARRE) anche alcune eccellenze del territorio. Al Belvedere di San Leucio, con il Comune di Caserta e il Consorzio San Leucio Textile rappresentato da Gustavo Ascione, è stata illustrata la storia, la tecnica e le diverse applicazioni della Seta di San Leucio. Il Museo del Belvedere di San Leucio, dove la delegazione è stata accolta dalla direttrice Ezia Cioffi, ha entusiasmato i presenti con la sua antica Fabbrica della Seta.
A seguire, presso le Regie Cavallerizze, al Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala campana DOP con il direttore Piermaria Saccani, tutta l’attenzione è andata all’oro bianco. Il frutto della sapienza di gesti antichi tramandati da generazioni di casari ha catalizzato l’interesse di tutti i partecipanti.
“Le residenze reali sono nodi di connessione in un sistema di relazioni ampio e complesso che di fatto costituisce la nostra comune cultura europea – ha dichiarato il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei – La Reggia di Caserta è il luogo della meraviglia, ma anche di impresa attiva. Essere “istituto al servizio della società e del suo sviluppo” è il principio ispiratore nella gestione di un museo che ha nel suo DNA la funzione produttiva. Le istituzioni museali devono farsi carico di promuovere e dirigere processi sperimentali coinvolgendo i privati sulla base di progettualità partecipate che pongano al centro professionalità, ricerca e innovazione”.
“L’incontro avvenuto alla Reggia di Caserta è stato un’occasione preziosa per mettere in relazione gli esperti delle più prestigiose istituzioni europee, membri del Network delle residenze reali, su un tema di importanza strategica – ha detto Elena Alliaudi, coordinatrice del Network of European Royal Residences – Questo network infatti, fondato nel 2001 dalla Reggia di Versailles, ha proprio come obiettivo di facilitare le sinergie e la diffusione di buone pratiche nella gestione di luoghi complessi come le residenze reali, oggi museo, a beneficio degli oltre 45 milioni di visitatori che accolgono ogni anno. Raggruppando 35 instituzioni responsabili della gestione e valorizzazione di oltre 100 palazzi museo in tutta Europa, il Network delle residenze reali europee oggi è sinonimo dell’eccellenza del nostro patrimonio culturale e simboleggia i valori dell’ identità Europea”.
La Reggia di Caserta ha colmato con la sua meraviglia e le sue infinite suggestioni gli occhi e la mente di direttori e addetti ai lavori delle residenze reali europee dando così il proprio contributo alla cooperazione, alla diffusione di buone pratiche e al consolidamento, in chiave contemporanea, del ruolo delle residenze reali nella storia della cultura europea.
Hanno partecipato al Technical Meeting ARRE alla Reggia di Caserta Elena Alliaudi, coordinatore generale dell’European Royal Residences; Marta Boguta e Beata Kanska del Royal Łazienki Museum di Varsavia (Polonia); Anna Czarnecka and Maciej Zołnierczuk del Museum of King Jan III’s Palace di Wilanów (Polonia); Eniko Lengyel del Gödöllo Royal Palace (Ungheria); Mario Epifani e Roberta Pastore del Palazzo reale di Napoli; Andreina Contessa del Museo Storico e Parco del Castello di Miramare; Andrea Ruffini e Gabriele Baistrocchi del Palazzo reale di Colorno e ALMA; Mathilde Brunel e Constance Louvet del Palace of Versailles (Francia); Bartolomeo Corsini del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza; Sérgio Gorjão del National Palace of Mafra (Portogallo); Bogumiła Wiśniewska e Marta Graczyńska del Wawel Royal Castle-State Art Collection (Polonia); Liv Oustrup e Mads Kristian Ottesen di Slots- og Kulturstyrelsen The Agency for Culture and Palaces (Danimarca); Monika Drąg e Agnieszka Żukowska del The Royal Castle in Warsaw – Museum (Polonia).