Sono state rideterminate dal Tar del Lazio le multe inflitte nel novembre 2022 dall’Antitrust ai comuni di Prata Sannita e Letino, entrambi in provincia di Caserta, accusati di pratica commerciale scorretta in tema di prescrizione delle bollette dell’acqua. In sostanza le due amministrazioni furono sanzionate con 10mila euro ciascuno per due specifiche condotte: da un lato, per avere omesso d’informare i consumatori circa i loro diritti nascenti dalla regolamentazione di settore; dall’altro, per il fatto che la trattazione dei reclami sarebbe stata deficitaria.
Il Tar, con riferimento alla prima parte della pratica ritenuta scorretta, ha precisato come “la condotta materiale sia sostanzialmente incontestata, risultando pacifico che l’ente locale non abbia fornito ai consumatori le informazioni necessarie per il corretto esercizio dei loro diritti nascenti dal rapporto contrattuale”. Ecco che ad avviso dei giudici “le censure di parte ricorrente sono fuori fuoco”.
Cosa diversa quanto alla seconda condotta. In questo caso il Tar ha ritenuto che i motivi di ricorso colgano nel segno, in quanto “la gestione dei reclami non appare assumere i caratteri della pratica aggressiva come invece sostenuto dall’Agcm”. La soluzione è stata: rideterminazione delle sanzioni in 5mila euro.
Quanto, infine, al ricorso proposto dal Comune di Venafro (Isernia), il Tar ha deciso per la sospensione dell’impugnativa con rinvio degli atti alla Corte di Giustizia UE per decidere sul tema della compatibilità con il diritto eurounitario della disciplina sulla tempestività della contestazione degli illeciti amministrativi.
Il Tar ridetermina le multe dell’Antitrust ai comuni di Prata Sannita e Letino
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