Caserta – Più di 1 miliardo di persone nel mondo vive con una qualche forma di disabilità. Troppo spesso questo puo’ portare a disconnettersi, vivere in isolamento e affrontare discriminazioni. Essere fragili però non significa essere deboli. Inclusione, diritti, empowerment sono le sfide, ma è la logica che deve cambiare. Questo il punto di vista di “DISabilità oltre i limiti”, iniziativa giunta alla quinta edizione promossa dal Garante sul territorio di Vico Equense il 22 aprile e che vedrà protagonista Adele Ferrara, presidente della sezione di Napoli e consigliere nazionale di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. Quella di Adele è proprio la storia di una disabilità oltre i limiti: 49 anni, è l’esempio di come si possa vivere, anche con la Sla, occupandosi di chi è nella stessa condizione e diventando un punto di riferimento come presidente di Aisla Napoli e referente nazionale dell’associazione. La sua testimonianza all’evento, in particolare, si fonda su presupposti di uguaglianza, portando a riflettere sull’inclusione e, in particolare, sull’inserimento lavorativo. «La nostra vita -aggiunge la presidente di Aisla Napoli- diventa preziosa proprio nella relazione con gli altri. Questo è lo spirito di un’associazione come Aisla: persone che aiutano persone. Perché la vita continua, per fortuna, nonostante la Sla. Letalmente Armata, non potrà mai togliermi la gioia di vivere, i miei sentimenti, i miei pensieri, la mia voglia di viaggiare e anche quella di tifare per il Napoli. Più dono me stessa e più resisto. È così che il cuore ha la sua rivincita. Io ho scelto di seguire il cuore con coraggio. E non è forse questa la migliore terapia?”.
Da Napoli la storia di Adele, disabilità oltre i limiti
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