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Uno degli arrestati, tornato in libertà di recente dopo 24 anni di reclusione, stava tentando di ricostituire una frangia del clan dei Casalesi: blitz all’alba dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta che coordinati dalla Dda di Napoli, stanno eseguendo 14 misure cautelari (9 in carcere e 5 ai domiciliari) nei confronti di altrettanti indagati a cui i militari e gli inquirenti contestano i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, incendio, detenzione di armi e ricettazione. Nell’operazione coordinata dai pm antimafia partenopei sono impiegati 120 militari, un team SOS (Squadre Operative di Supporto) , un team Nucleo Cinofili Carabinieri e il Nucleo Elicotteri Carabinieri Pontecagnano (Salerno).

AGGIORNAMENTO

Tra le 14 persone a cui i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno notificato stamattina gli arresti (9 in carcere e 5 ai domiciliari), emessi su richiesta della Dda partenopea, figura anche Antonio Mezzero, 62 anni. Era lui, legato alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi e scarcerato dopo una reclusione durata 24 anni, che stava riorganizzando i gruppi malavitosi della federazione mafiosa casalese una volta capeggiati dai capiclan Francesco Schiavone, soprannominato “Sandokan”, e Michele Zagaria, detto “capa storta”.