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Prima del ritiro estivo di Roccaraso, è stata organizzata una conferenza stampa e, a margine, una seduta di allenamento a porte aperte per la squadra di Manuel Iori, che si è presentato determinato, nella sala stampa del Pinto: “Dico quello che penso, mi conoscerete“. Ha giocato in tanti campionati ad alti livelli, Iori, anche in serie A col Chievo nel 2008: “Caserta è una piazza importante, come facevo a rifiutarla? Certo, mancherò di esperienza, ma dovrò pur iniziare a farla. Sono pronto, ho fame, e sono ambizioso. Avverto tutte le responsabilità di un campionato che è una mini serie B, con piazze che meriterebbero la serie A. Non ho paura. C’è un ringiovanimento, ma non c’è un ridimensionamento“.

“Fame e ambizione: le uniche richieste che ho fatto alla società”

Il calciomercato è stato un susseguirsi di acquisti e cessioni, con i rossoblù che hanno perso l’ossatura dettata da Cangelosi, che però non perde d’occhio la volontà di fare un campionato ad alto livello. “La mia volontà è che i giocatori devono avere fame e voglia di venire qui a Caserta, la stessa fame che ho io. E’ stata questa, l’unica richiesta che ho fatto alla società. Poi, sono sicuro che faranno il meglio possibile per costruire una squadra valida. La base importante è che chiunque verrà deve avere l’ambizione di vestire questi colori“.

“4-2-3-1 il modulo di partenza, nessuna somiglianza col passato: sarà la “mia” Casertana”

E’ alla prima panchina in serie C, ma di gavetta da calciatore ne ha da vendere: “Punteremo ad onorare la maglia. Il girone è tosto, ma non siamo gli ultimi arrivati. Che ci siano squadre importanti, per me è solo uno stimolo“. Attenzione però a dirgli che ci sono somiglianze con l’anno scorso: “Sicuramente ripartiremo dall’entusiasmo e dall’ottimo campionato, ma questa sarà una squadra diversa, per giocatori e per idee. Io voglio che la Casertana sia riconoscibile, che abbia un’identità. Dipende da noi, affinché si mantenga e si rigeneri quell’entusiasmo. Sarà un 4-2-3-1 non tradizionale: talvolta si costruirà in un modo, talvolta in un altro, in altre occasioni ci adatteremo a quel che avremo di fronte“.