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Nella centrale nucleare del Garigliano a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, Sogin ha terminato la rimozione dei componenti metallici contaminati posizionati sul deflettore, la parte superiore del vessel, il contenitore d’acciaio nel quale durante l’esercizio avveniva la reazione nucleare. Lo comunica una nota. “Questi lavori concludono la prima fase dello smantellamento del vessel della centrale campana, l’attività più complessa dal punto di vista ingegneristico e operativo per la disattivazione di un impianto nucleare“, scrive Sogin. Le operazioni, svolte insieme alla controllata Nucleco, erano iniziate alla fine dello scorso anno. I componenti rimossi e trattati, con un peso complessivo di circa una tonnellata, sono stati inseriti in “due speciali contenitori ad alta integrità per lo stoccaggio temporaneo in uno dei depositi del sito, in attesa del futuro conferimento al Deposito Nazionale“. Il programma delle attività continuano con la rimozione dei componenti che si trovano all’interno del vessel, denominati internals, per la quale è stata già avviata la progettazione esecutiva, e lo smantellamento dello stesso vessel.