Passate le ferie estive, negli uffici della Regione Campania sono tornati ad incontrarsi i sindacati dei metalmeccanici e l’assessore Antonio Marchiello per fare il punto sulla drammatica vertenza che vede coinvolti circa 150 lavoratori della sede casertana della Softlab, società di informatica. Fuori agli uffici si è invece tenuto il solito presidio dei lavoratori Softlab. “Basta chiacchiere, ora impegno e fatti concreti”, hanno urlato i lavoratori. I 150 di Softlab Caserta sono tutti ex dipendenti della multinazionale Jabil di Marcianise, anch’essa attualmente coinvolta in una dura vertenza con 420 lavoratori che rischiano il posto. Gli addetti Softlab lasciarono qualche anno fa Jabil, allora già in crisi produttiva, convinti con esodi incentivati a farsi riassumere da Softlab, che si impegnò in sede istituzionale a realizzare con gli ex Jabil progetti industriali, che però non sono mai partiti. Oggi i lavoratori di Softlab Caserta sono quasi sempre in cassa integrazione, lamentano spesso ritardi in salari e altri emolumenti come la cig e sono soprattutto senza prospettive produttive future; spesso manifestano a Napoli, a Caserta e davanti al Mimit a Roma, e nel maggio scorso si recarono anche a Lecce per manifestare sotto casa dell’imprenditore titolare di Softlab. In una nota congiunta, i segretari casertani di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm, Uglm e Failms, spiegano che “l’assessore Marchiello, come anticipato nell’incontro di fine luglio, ha confermato che sta lavorando ad una soluzione, e il 4 agosto scorso si è adoperato per fare incontrare la proprietà di Softlab con un nuovo imprenditore che sarebbe interessato a rilevare, tramite cessione di ramo d’azienda, le competenze maturate negli anni dai lavoratori in questione. Il nome del nuovo imprenditore non è stato rivelato perché si tratterebbe di un’azienda quotata in borsa. Inoltre è stato prontamente informato il gabinetto del Mimit di questa trattativa, che purtroppo, sempre a detta dell’Assessore Marchiello, sta riscontrando, inspiegabilmente, delle difficoltà per volontà della proprietà di Softlab”. Per le cinque sigle dei metalmeccanici, “se ci sono soluzioni che possono ridare una dignità lavorativa alle persone, queste devono essere immediatamente favorite con l’impegno concreto delle istituzioni. Non è accettabile che le lavoratrici e i lavoratori rimangano ancora ostaggio di un imprenditore che non solo non ha mantenuto un solo impegno promesso, ma che addirittura non favorisce nemmeno il regolare pagamento della cassa integrazione da parte dell’Inps”. Per martedì 10 settembre è previsto un ulteriore presidio presso la Prefettura di Caserta, dove verrà chiesto anche di convocare urgentemente azienda e Inps “per superare una volta per tutte le problematiche che impediscono un regolare pagamento della cassa integrazione”.
Softlab, presidio e incontro in Regione: “Basta chiacchiere”
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