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Napoli – Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Alessandra Grammatica, hanno ammesso gli addebiti (sostenendo che i comportamenti fossero riconducibili allo stress da iper lavoro) le due maestre – difese dagli avvocati Giuseppe Stellato e Gennaro Cierro – finite ai domiciliari per i presunti maltrattamenti nei confronti dei piccoli alunni di un istituto di Casapulla, nel Casertano. Lo stesso provvedimento è stato notificato anche alla preside della scuola, difesa dall’avvocato Treppiccione, che si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Al giudice le due maestre hanno spiegato di essere state sottoposte a turni di lavoro massacranti, anche di dieci ore, peraltro – hanno sottolineato al giudice pagati 2,5 euro all’ora – e che questo avrebbe ridotto la loro capacità di controllo. Elementi di prova sono emersi nel corso dell’attività investigativa dei carabinieri, coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, dai messaggi scambiati dalle insegnanti su WhatsApp e dai racconti di altri genitori ma soprattutto dai video ripresi dalle telecamere nascoste installate dopo l’apertura dell’inchiesta.