Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha assolto l’ex sindaco di Capua Carmine Antropoli dall’accusa di disastro ambientale in relazione agli scarichi di acque reflue nel fiume Volturno. All’ex primo cittadino, noto medico primario dell’ospedale Cardarelli di Napoli, la Procura contestava la carente manutenzione degli impianti di sollevamento e depurazione delle acque fognarie, che a causa del malfunzionamento degli impianti sarebbero finite direttamente nel fiume, inquinandolo. Antropoli (difeso da Mauro Iodice) è stato assolto al termine del rito abbreviato per “non aver commesso il fatto”, mentre sono a processo con il rito ordinario, davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (collegio presieduto da Rosetta Stravino), l’altro ex sindaco di Capua Eduardo Centore, il dirigente Francesco Greco ed Eleonora Castri, titolare della società che era affidataria degli impianti di sollevamento a servizio della rete fognaria. Dalle analisi effettuate dall’Arpac, con i prelievi in prossimità dei due maggiori impianti di sollevamento asserviti alla rete fognaria di Capua (borgo Santella e via Giardini), erano emerse elevate concentrazioni del batterio escherichia coli e dei tensioattivi totali di azoto amoniacale e ossigeno, chiaramente legati alla presenza nelle acque di sostanze organiche provenienti dalle fogne cittadine, senza alcun trattamento di depurazione.
Scarichi nel fiume Volturno, assolto l’ex sindaco di Capua
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