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Santa Maria Capua Vetere (Ce) – Al cospetto dei resti magici e severi dell’Anfiteatro Campano, venerdì 5 agosto, alle ore 21, andrà in scena “P.P.P. Presente, Passato, Pasolini”, un progetto reinterpretativo che Aurelio Gatti, fecondo ideatore della Rassegna Teatri di Pietra, ha firmato (come drammaturgo, regista e coreografo), nel centenario della nascita del geniale intellettuale e artista, attingendo a Pilade (una delle sei tragedie che Pasolini scrisse nel biennio 1966-1967) e al Carteggio (del quale nel 2021 è stata pubblicata la corposa edizione definitiva intitolata “Le lettere”).

Presentato da Mda Produzioni Danza, l’eccezionale allestimento impegnerà interpreti di talento: Valeria Busdraghi, Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Arianna Di Palma, Matteo Gentiluomo, Polina Lukanska, Paola Saribas e Chiara Meschini, Gipeto, Sebastiano Tringali.

Costumi di Marina Sciarelli Genovese. Musiche originali di Marcello Fiorini.

P.P.P. Presente, Passato, Pasolini è un progetto di danza, teatro e musica che affronta l’urgenza e la necessità di un profondo cambiamento, sociale, culturale, economico, attraverso la visione complessa e poliedrica di Pasolini, poeta e intellettuale multiforme, eclettico, estremamente libero, che ha vissuto immerso nelle contraddizioni del suo presente riuscendo con la stessa lucidità a leggere i segni di scenari futuri e a non distogliere mai l’attenzione dal passato”.

Il regista Gatti coglie tre profili fondamentali, riassumendoli così: “Guardiamo a Pasolini come fosse un tragico greco, sostanzialmente impolitico perché ossessionato, fino alla morte, dall’urgenza delle passioni ancestrali, dai tumulti del cuore, dalle dinamiche esistenziali. Ci riferiamo a un intellettuale critico della modernità, perché costante omologazione, attraversata da ‘fascismi’ come abbrutimento e passivazione della ‘massa’, come culto della violenza senza scopo, come conformismo gregario da caserma. Ci s’ispira a uno scrittore capace di denunciare un presente che riduce la vita a finzione e predilige le ipocrisie, mostrandone la lacerazione di essere con se stessi e contro se stessi”.

Infatti “Pasolini, in un tempo molto diverso ma molto preparatorio del nostro, ha sfidato il nulla, ha colto quella riduzione dell’Io a soggetto funzionale alla produzione e al consumo, ha espresso la solitudine dell’uomo lasciato solo di fronte a un potere che non sa che farsene del volto umano per la sua programmazione del mondo. Dunque “è sorprendente scoprire la consistenza e l’attualità di Pasolini, scoprire quella sua profezia sulla società moderna e contemporanea, le cui conseguenze oggi stiamo vivendo”.

Info e prenotazioni [email protected], whatsapp 351.907.27.81, biglietti online su www.liveticket.it/teatridipietracampania. Ingresso: euro 12 (intero), euro 10 (ridotto).