Nella tarda serata di ieri, presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, un detenuto extracomunitario è andato in escandescenza e ha aggredito violentemente con calci, pugni e testate, cinque poliziotti penitenziari, tra cui due ispettori. Gli agenti, intervenuti per ristabilire l’ordine, hanno subito lesioni tali da richiedere il trasferimento in ospedale, con prognosi di diversi giorni. Sembrerebbe che il detenuto sia stato già in altre occasioni protagonista di analoghi episodi di aggressione ai danni del personale.
Il Segretario Generale Aggiunto Luigi Vargas ha commentato con sdegno: “Questo ennesimo atto di violenza è inaccettabile. La sicurezza degli agenti è costantemente messa a rischio, non solo dalla pericolosità dei detenuti, ma anche dalla mancanza di adeguate misure preventive. Il detenuto in questione si era già reso protagonista di un’aggressione ai danni di un ispettore nello stesso istituto. Ci chiediamo perché non sia stato ancora trasferito”.
A rincarare la dose è il Segretario Nazionale Pasquale Gallo, che ha sottolineato: “Non possiamo accettare che il personale penitenziario sia esposto a questo tipo di pericoli ogni giorno. I nostri agenti lavorano in condizioni estremamente difficili, e questo episodio dimostra ancora una volta la necessità di rivedere urgentemente le politiche di gestione dei detenuti ad alto rischio. Urgono iniziative concrete per ripristinare la legalità nelle carceri ed evitare il collasso del sistema”.
Anche il dirigente sindacale Michele Vergale ha espresso la sua preoccupazione: “La recidività di questo individuo e l’incapacità di prendere provvedimenti concreti, come un trasferimento in un altro istituto più idoneo, dimostrano una gestione inefficace delle dinamiche interne alle carceri. Si tratta di una situazione di estrema gravità che, se non affrontata con fermezza, rischia di degenerare ulteriormente”.
Il Si.N.A.P.Pe esprime la propria solidarietà ai colleghi feriti e continuerà a battersi per garantire migliori condizioni lavorative e un ambiente più sicuro per tutto il personale penitenziario.