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Caserta – Si allontana sempre di più lo “spettro” della realizzazione a Gricignano d’Aversa, nel Casertano, di un Biodigestore in grado di trattare 110mila tonnellate di rifiuti umidi; un impianto a cui si sono sempre opposti, con numerose manifestazioni di protesta, amministratori locali e i cittadini visto che il territorio è già ricco di aziende e impianti di rifiuti ed è compromesso dal punto di vista ambientale, ricadendo nella cosiddetta Terra dei Fuochi.

E’ stato il Comitato direttivo del Consorzio Asi (Area Sviluppo Industriale) Caserta a dare un ulteriore stop alla procedura rigettando l’istanza presentata dalla società Ambyenta Campania, controllata da Sersys Ambiente (azienda di Rivoli specializzata nell’offerta di servizi ambientali), per l’assegnazione del lotto di terreno nel comune di Gricignano di Aversa dove edificare l’impianto di rifiuti. In una nota, l’ente guidato da Raffaella Pignetti spiega che “nell’analisi sull’assegnazione sono valse valutazioni di carattere tecnico e giuridico. In particolare, si è tenuto conto dell’introduzione dello strumento urbanistico definitivamente approvato dalla Giunta regionale della Campania il 14 Settembre 2021 e del regolamento consortile vigente. Con la dichiarazione di conformità della “Variante di riassetto al Piano Regolatore dell’Agglomerato Aversa Nord”, rispetto agli indirizzi regionali di programmazione socioeconomica e territoriale, il Consorzio ASI di Caserta è tornato in possesso dello strumento urbanistico necessario al perseguimento delle proprie funzioni ed ha quindi la possibilità di poter attivare procedure espropriative nei casi in cui risultino sussistenti i presupposti e requisiti di legge. Il Comitato ha rilevato anche che in assenza della “zonizzazione” degli impianti di rifiuti si deve necessariamente tenere conto, oltre che della compatibilità “tecnico-urbanistica”, anche dell’impatto sulla realtà produttiva. Le risultanze del Comitato sono state comunicate alla Conferenza dei servizi”.

L’iter per la realizzazione del Biodigestore si era già bloccato nello scorso mese di dicembre, quando emerse la necessità per Ambyenta Campania di avere la proprietà dei suoli su cui edificare l’impianto, una condizione senza la quale la procedura si sarebbe bloccata. L’azienda ha così così chiesto all’Asi l’assegnazione di un lotto nella zona industriale, ma l’istanza è stata rigettata.