Caserta – I rappresentanti sindacali dei lavoratori in servizio alla Reggia di Caserta hanno proclamato lo stato di agitazione degli addetti e hanno tenuto un presidio davanti alla prefettura di Caserta. La protesta si inserisce in una mobilitazione dei lavoratori dei musei statali proclamata a livello nazionale dalla Fp-Cgil (Funzione Pubblica), dalla Cisl-Fp e dalla Uil-Pa contro “l’inammissibile situazione di degrado organizzativo di tutti i cicli lavorativi interni al Ministero”; i sindacati chiedono al ministro Franceschini di aprire un tavolo di confronto. I rappresentanti sindacali casertani hanno sottolineato anche per la Reggia “la drammatica carenza di personale e la necessità di un piano straordinario di assunzioni”, lamentando poi “il disinteresse per la gestione del Pnrr e per un percorso condiviso e responsabile di coordinamento”. Tra le ulteriori criticità evidenziate, “l’azzeramento del lavoro da remoto e la mancanza di una vera innovazione dei servizi pubblici”, le lentezze amministrative” con la richiesta di “percorsi celeri di mobilità, progressioni economiche e passaggi tra le aree”. Nel documento che i segretari provinciali Carmela Ciamillo (Fp-Cgil), Franco Della Rocca (Cisl-Fp) e Angelo Donia (Uil-Pa), insieme ai coordinatori provinciali Gaetano Trocciola, Luigi Mottola e Sofia Cristiano, hanno consegnato al prefetto, si “richiama la politica alle sue responsabilità, a fare un atto di coraggio e di riflessione sulle scelte organizzative sbagliate, sulla mancata programmazione delle assunzioni e dei fabbisogni, sulla totale mancanza di tutele per i lavoratori esternalizzati, sul degrado dei livelli qualitativi dei servizi offerti ai cittadini ovvero su decine di luoghi della cultura chiusi al pubblico”.
Reggia di Caserta, sindacati in presidio per carenza personale
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