Il 44enne è stato bloccato dai carabinieri all’esterno dell’abitazione dei propri genitori, ad Orta di Atella, nel casertano, dove pochi istanti prima, al culmine di una lite scaturita da futili motivi, aveva schiaffeggiato la madre 63enne e le aveva sottratto le chiavi di casa.
A chiedere l’intervento dei militari è stata la stessa vittima, che esasperata dai comportamenti violenti e vessatori del figlio non hanno esitato a comporre il numero di emergenza 112. L’operatore della centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Marcianise ha subito inviato all’indirizzo segnalato la pattuglia della Stazione di Sant’Arpino, già in circuito per un servizio di controllo del territorio a confine con il comune di Orta di Atella. Giunti sul posto i militari si sono imbattuti nel 44enne che fortemente agitato e con aria minacciosa stava uscendo dal cancello dell’abitazione dei propri genitori. Pochi istanti dopo, è uscita in strada anche l’anziana madre, sconvolta e visibilmente dolorante al braccio destro.
La donna ha riferito ai carabinieri di essere appena stata schiaffeggiata dal figlio che, allo scopo di impossessarsi delle chiavi di casa, le aveva anche schiacciato il braccio destro in un’anta del portoncino d’ingresso. L’uomo, nonostante la presenza dei militari, ha continuato ad inveire contro la propria la propria madre, rendendo necessario il fermo intervento degli stessi che, con l’ausilio di una seconda pattuglia della Stazione di Orta di Atella, sono riusciti a bloccarlo. L’anziana vittima, che nell’immediato ha formalizzato la denuncia nei confronti del figlio, ha riferito che l’aggressione nei suoi confronti era avvenuta al culmine di una lite scaturita da futili motivi, mentre lei gli stava preparando la cena che lo stesso avrebbe dovuto portare via, visto che non abita più con lei. Il 44enne, con precedenti per maltrattamenti contro familiari, estorsione in ambito familiare, rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, è stato condotto in caserma ed arrestato.
Ora dovrà rispondere di maltrattamenti contro familiari e lesioni personali. Dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.