Lunedì 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite venticinque anni fa, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Trombetta ha previsto in piazza Umberto I, a partire dalle ore 15.30, una manifestazione sul tema dell’educazione al genere e alle pari opportunità.
L’evento vedrà la partecipazione degli studenti degli istituti presenti sul territorio che presenteranno degli elaborati sul tema e si aprirà con l’inaugurazione della ‘panchina rossa’ che sarà scoperta dall’assessore alle Pari Opportunità, l’avvocato Carmen Posillipo, professionista da sempre impegnata nella promozione dei valori della parità di genere, insieme al sindaco Antonio Trombetta e alla consigliera comunale e regionale Maria Luigia Iodice. Una panchina, rossa come il sangue versato da tante donne spesso morte per mano delle stesse persone che le avrebbero dovute amare e si sono invece trasformate nei loro carnefici, una panchina che sarà posta strategicamente al centro della città, a fianco all’ingresso principale della massima istituzione cittadina, il Comune, e che vuole essere un simbolo del rifiuto a ogni forma di violenza e uno strumento permanente per proseguire quotidianamente nel cammino di sensibilizzazione della società su questo delicato e diffuso triste fenomeno.
Le volontarie dell’associazione “Uncinette” realizzeranno una installazione gigante per comunicare l’evoluzione del ruolo della donna nella società odierna, mentre le allieve delle scuole di danza del territorio animeranno il pomeriggio con un flash mob coinvolgente, a cui si uniranno i presenti, per celebrare e affermare la diversità e la parità come valori assoluti in una società democratica e moderna, e naturalmente per respingere fermamente ogni forma di violenza e prevaricazione.
“Occuparsi oggi di genere – ha affermato l’assessore alle Pari Opportunità, Carmen Posillipo – non significa concentrarsi esclusivamente sulla situazione delle donne, bensì considerare il femminile e il maschile come costruzioni culturali e sociali interagenti ed è in questo spirito che siamo tutti invitati a presenziare a questo evento, perché per fare la differenza bisogna essere uguali e uniti. L’educazione al genere è una forma di prevenzione della violenza di genere e il suo principale obiettivo è quello di interrogare il rapporto tra identità, differenze di genere e stereotipi culturali e di favorire l’assunzione di modelli anti violenti di identificazione e di relazione”.
MB