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Pioggia di finanziamenti destinati a luoghi simbolo della cultura della Campania e della provincia di Caserta. In particolare, in provincia di Caserta sono stati destinati 1 milione di euro per il Teatro Romano di Teano; 2 milioni di euro per l’Anfiteatro Romano di Santa Maria Capua Vetere; 30 milioni di euro per la Reggia di Carditello. Ancora una volta Capua è esclusa dall’elenco dei comuni beneficiari di finanziamenti, nonostante l’enorme patrimonio immobiliare a testimonianza di un glorioso passato.

Critiche da parte del consigliere comunale Massimo Antropoli, che nei giorni scorsi si era fatto sentire per il silenzio che aveva avvolto la città di Fieramosca circa le due procedure, una ad opera del MIC in relazione all’Appia Regina Viarum e l’altra relativa agli insediamenti benedettini altomedievali in Italia, progetto quest’ultimo da tempo portato avanti dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese. Questa volta è il turno dell’assenza di Capua da qualsivoglia finanziamento che avrebbe potuto riguardare uno dei tanti siti culturali presenti sul territorio.

Capua vive da anni una fase di oscurantismo dovuta al disinteresse per il settore della cultura e degli eventi. Non è più possibile accettare questo stato di cose, aggravato dalla latitanza dell’assessore preposto alla cultura Corcione. Capua brancola in una selva oscura di insopportabile indifferenza dell’Amministrazione comunale verso le tradizioni ed il patrimonio culturale. Non solo non si è capaci di progettare nulla ma non si riesce neppure ad intercettare qualche finanziamento o qualche occasione in cui inserire il patrimonio artistico di Capua. Pensando a Corcione e in generale ai Cinque Stelle che sostengono il governo cittadino, dopo essere stati tra i più grandi critici del PD nelle precedenti amministrazioni di centro sinistra, quella selva oscura si trasforma in una notte di tenebre. Mi sarei aspettato dall’assessore preposto e dal suo partito almeno il 5% di impegno che promettevano. Invece Capua è scivolata sempre più in basso e nemmeno per orgoglio di cittadini Corcione e i Cinque Stelle hanno il coraggio di dissentire e di dire basta ad una politica che vuole calpestata la cultura e la storia della nostra città, in nome di un presunto impegno che la maggioranza starebbe spendendo in altri settori della vita amministrativa e di cui comunque fatichiamo a vedere ancora i risultati. Se non fosse stato per il lavoro profuso della Pro Loco che ha organizzato un ottimo carnevale e per l’intervento di un privato, Gianmaria Modugno che ha messo su un valido cartellone di eventi nel Bastione dello Sperone nel mese di luglio, su Capua sarebbe sceso solo l’oblio in questi mesi. L’Amministrazione Villani rappresenta un incidente nella vita di Capua e l’assessore Corcione con gli evanescenti Cinque Stelle rappresentano uno degli esempi più calzanti di supporto alla cieca a chi esercita il potere ma senza esser capaci di concludere nulla. Auspichiamo che l’acqua del mare rinfreschi la mente di questi signori inducendoli a miti consigli e ad una saggia dimissione da un settore in cui il loro contributo è pari a zero”.