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Caserta – Dobbiamo assolutamente prendere i 35 miliardi che il Mes ci mette a disposizione, perchè sono destinati alla sanità, in particolare alle assunzioni – in Italia mancano 70mila infermieri e altre decine di migliaia di medici – ma anche al rafforzamento della sanità territoriale, cioè per riaprire guardie mediche, ambulatori e piccoli ospedali che sono stati chiusi in questi anni”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Caserta, al Belvedere di San Leucio, dove ha preso parte all’assemblea dei delegati e pensionati della Cisl di Caserta dal titolo “Un nuovo Patto di sviluppo per terra di lavoro”.

Il Sud deve tornare ad essere la priorità per il Governo, che deve porre la questione anche a livello europeo. Serve soprattutto per il Sud una politica industriale che manca da anni, ne è un esempio Caserta, dove bisogna sanare le ferite aperte dalle multinazionali come Whirlpool e Jabil. Per questo nei prossimi giorni incontrerò il Ministro delle Imprese e del Made in Italia Urso; senza imprese il Sud non riparte, e senza il Sud l’Italia non ripartirà”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Caserta, all’assemblea dei delegati e pensionati della Cisl di Caserta dal titolo “un nuovo patto di sviluppo per Terra di Lavoro”.

E’ necessario costruire un grande hub energetico nel Sud Italia, così come bisogna costruire i gassificatori a Piombino e Ravenna e il terzo, già previsto da 15 anni, a Gioia Tauro. Basta con la ‘politica del no’, che ci ha portato alla situazione attuale, con il signor Putin che può decidere se e come razionare il gas”. Così il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra a Caserta, dove ha preso parte al complesso borbonico del Belvedere di San Leucio (patrimonio Unesco insieme a Reggia e Acquedotto Carolino) all’assemblea dei delegati e pensionati della Cisl di Caserta. “L’Italia – ha aggiunto Sbarra – ha giacimenti di gas naturale eppure estrae oggi 3 miliardi di metri cubi all’anno contro i 23 di alcuni anni fa. Dobbiamo dire basta ai ‘no’, come quelli anche sui termovalorizzatori o sulla Tav in Val di Susa, dove ancora i cantieri sono militarizzati”.

Bisogna cancellare la legge Fornero, che è una delle peggiori della storia d’Italia a causa della sua rigidità per l’uscita dal mercato del lavoro. Diciamo sì ai 41 anni di contributi per andare in pensione, ma va ricordato alla politica che andrebbe messa anche un’età per uscire, come i 62 anni. E ciò perché nel Sud Italia giovani e donne, vista la precarietà lavorativa, non sono sempre in grado di mettere insieme 41 anni di contributi, per cui quelli che oggi sono precari poi diventeranno pensionati poveri”. E’ quanto ha affermato a Caserta, al Belvedere di San Leucio, il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra parlando all’assemblea dei delegati e pensionati della Cisl di Caserta dal titolo “Un nuovo Patto di sviluppo per terra di lavoro”.

Per contrastare il ‘processo’ che il Governo sta portando avanti sull’autonomia differenziata, non bastano manifestazioni o scioperi. Il Governo andrà avanti avendo la maggioranza in Parlamento, per cui va sfidato sul merito, mettendo come precondizione il mantenimento della coesione e dell’unità nazionale”. Lo ha detto a Caserta il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. “Vanno quindi – ha aggiunto – lanciate proposte come il superamento della spesa storica, l’istituzione un fondo di perequazione nazionale per aiutare dal punto di vista fiscale le regioni in difficoltà, bisogna ragionare sui livelli essenziali delle prestazioni, perchè siano uguali ovunque. L’importante è stare vicino ai luoghi dove si prendono decisioni politiche”.

E’ vergognoso che un’opera così importante come il Policlinico di Caserta, dopo oltre 20 anni dall’inizio dei lavori, non sia ancora ultimata. Forse abbiamo già dimenticato i gravi problemi e le decine di migliaia di morti creati dalla pandemia. Va fatto un forte pressing verso il Governo, perché investa realmente sulla sanità, ma anche sulle istituzioni locali come la Regione. L’opera va finita”. Lo ha detto a Caserta il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra, che ha raccolto le sollecitazioni relative alle gravi criticità del Casertano – non solo il Policlinico, ma anche le vertenze lavorative relative ai siti delle multinazionale Jabil e Whirlpool – sintetizzate nella relazione del segretario della Cisl di Caserta Giovanni Letizia.