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Caserta – “Si ispira a un programma americano che guardavo dai miei nonni in America solito da bambino, “Whose Line Is It Anyway?”, il format di successo e pluripremiato creato da Dan Patterson e Mark Leveson per Hat Trick Productions. Mi aveva letteralmente fulminato, tanto che quando avevo circa 18 anni avevo tradotto tutte le le battute in italiano e farne un programma era il mio sogno che ora si realizza”. 

Parola di Frank Matano ideatore e conduttore di ‘Prova, Prova Sa Sa’, al via da martedì 2 novembre su Prime Video.
Un comedy show incentrato sull’improvvisazione e sull’intrattenimento tutto da ridere con Matano direttore d’orchestra dietro al bancone conduzione e un cast fisso formato da “4 comedians eccezionali”, come dice lui stesso: Maccio Capatonda, Maria Di Biase, Edoardo Ferrario, Aurora Leone. “Ho una stima profonda di loro quattro. Rispetto al format americano inoltre sono stati modificati i contenuti per adattarlo ai nostri riferimenti culturali”, dice Matano. 
In ogni puntata i quattro comici devono esibirsi in una serie di sketch e challenge improvvisate talvolta decise dal conduttore, altre volte basate sui suggerimenti del pubblico in studio. Alcuni di questi sketch sono individuali, altri prevedono il coinvolgimento di due o più comici. In ogni episodio, inoltre, c’è una guest che irrompe nel programma e si mette in gioco improvvisando insieme al cast.

Uno show con un grande potenziale di contenuti virali e social, grazie a una scena semplice e fortemente riconoscibile, a sketch comici dal ritmo veloce, ai giochi e alle prove facilmente replicabili.
Nel corso della puntata il conduttore assegna dei punti agli artisti che hanno fatto più ridere o che hanno dato il massimo per la loro performance. L’assegnazione dei punti è del tutto arbitraria, un vero e proprio pretesto per aggiudicare un vincitore dì puntata e celebrarlo in maniera ironica. ‘Prova, Prova Sa Sa’ è prodotto da Endemol Shine Italy. Frank Matano sul rischio di similitudine con Lol specifica che in questo format “il meccanismo è diverso, poiché in Lol l’improvvisazione non è il veicolo principale, i comici si preparavano, qui vanno al buio”.