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Caserta – Dopo la multinazionale delle sigarette Logista, l’Interporto di MaddaloniMarcianise rischia di perdere un’altra azienda tra quelle che operano al suo interno. Si è aperto infatti ufficialmente, con la richiesta da parte dei sindacati di un incontro urgente alla Prefettura di Caserta, lo stato di agitazione del personale della LM Trasporti e Logistica, azienda con deposito situato nell’area interportuale casertana e in altre zone d’Italia (San Giuliano Milanese, Padova, Pomezia, Sesto Fiorentino e Bari), sottoposta da cinque mesi ad amministrazione giudiziaria dopo un’indagine della Procura di Napoli per fatture false che ha colpito il titolare.

A rischio ci sono circa 200 posti di lavoro tra addetti diretti e indiretti in servizio in massima parte a Maddaloni – un’ottantina – mentre gli altri sono sparsi negli altri cinque siti aziendali. Sono stati proprio gli amministratori giudiziari nominati dal Gip del tribunale di Napoli, nell’assemblea con il personale svoltasi presso il deposito di Maddaloni, ad ammettere “che non ci sarebbero più le condizioni per tentare di salvaguardare l’azienda e i relativi livelli occupazionali“.

E’ stato fatto tutto il possibile da parte degli Amministratori nominati – spiegano i segretari casertani delle sigle dei trasporti Filt-Cgil, Angelo Lustro, e Fit-Cisl, Pasquale Federicoma la situazione economica e finanziaria risulta drammatica, tale da non poter consentire il pagamento degli stipendi previsti per il giorno 20 giugno; e c’è anche la concreta possibilità, a questo punto, che l’azienda possa chiudere per fallimento. Chiediamo un incontro urgente presso la Prefettura per cercare tempi e strumenti, previsti dalle norme e dalle leggi, che possano salvaguardare il reddito di tutti i lavoratori e anche per evitare azioni di protesta spontanea da parte dei lavoratori“.