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Esprimiamo vicinanza ai tanti colleghi dell’ex Continuità Assistenziale, che esercitano negli ambulatori per rispondere alle esigenze di salute della popolazione nelle ore notturne e nei festivi, ovvero quando gli studi dei medici di medicina generale sono chiusi”.

Così l’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Caserta guidato dal presidente Carlo Manzi. E ancora: “L’Ordine è particolarmente vicino ai medici dell’ex Continuità Assistenziale, lo abbiamo dimostrato quando siamo andati a esprimere la nostra solidarietà a Mondragone, a seguito di un episodio di violenza nei confronti dei sanitari, e lo confermiamo adesso, a seguito di illazioni circolate sul web che imputerebbero le carenti risposte della Continuità Assistenziale ai medici che restano a casa e non lavorano.

Tali presunzioni, che se fossero vere andrebbero fermamente condannate, rischiano di diffamare l’intera categoria e, se lette superficialmente, potrebbero inasprire quel già labile rapporto, non di fiducia ma di opportunità, tra cittadino e medico di Continuità Assistenziale.

Si sta lavorando per rendere attuativo il Dm 77 che consentirà un miglioramento globale dell’assistenza territoriale; in questa fase dobbiamo concentrarci per risolvere le inefficienze e le problematiche reali della medicina territoriale, senza perder tempo con le diffamazioni! Quindi l’Ordine, con spirito propositivo, fa l’ennesimo appello all’Asl, affinché velocizzi l’apertura delle nuove strutture deputate a ospitare i medici del territorio: Case e Ospedali di Comunità, sicuri (videosorvegliati), tecnologicamente e organizzativamente adeguati a soddisfare i bisogni di salute. Si fa appello anche alla Regione, affinché concordi definitivamente con i medici del territorio il nuovo Accordo Integrativo. Si prendano ad esempio la Toscana e l’Emilia-Romagna, regioni nelle quali le Case e gli Ospedali di Comunità già esistono e assorbono le esigenze di salute della popolazione, decongestionando sia i Pronto Soccorso che i reparti di degenza negli ospedali”.