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Non è accettabile che, nonostante la sua presenza globale, la Jabil abbia deciso di smantellare lo stabilimento di Marcianise, mettendo a rischio il sostentamento di oltre 400 famiglie”. Così il deputato casertano del PD Stefano Graziano, che interviene sulla vertenza che coinvolge la multinazionale Usa, che ha deciso di cessare la sua attività a Marcianise entro marzo 2025, nonostante, fa notare Graziano, l’azienda sia “leader nella produzione di sistemi elettronici e gestisce circa 100 stabilimenti a livello globale con l’impiego dicirca 250.000 persone”. Proprio in queste ore è in corso a Roma, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, una riunione tra rappresentanti del Dicastero, della Jabil e sindacati, e i lavoratori Jabil, ricorda Graziano, “stanno protestando davanti al Ministero del Lavoro”.
Marcianise – aggiunge il parlamentare – possiede tutte le competenze, le maestranze e le risorse umane necessarie per mantenere questi posti di lavoro. È indispensabile che il Governo intervenga per fornire risposte concrete e immediate, garantendo la continuità occupazionale. Parliamo di oltre 400 famiglie, lavoratori e lavoratrici che hanno rifiutato la cassa integrazione perché desiderano lavorare. Questo è il vero volto della “l’Terra di Lavoro’, che non chiede ammortizzatori sociali né soluzioni temporanee. Ho già chiesto chiarimenti al Governo e al Ministro mesi fa, ma non ho ricevuto risposta. È tempo di azioni concrete e tempestive. Ogni ulteriore ritardo è inaccettabile e mette a rischio il futuro di centinaia di famiglie” conclude Graziano.