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Dopo la decisione dei delegati sindacali aziendali – Rsu – dello stabilimento Jabil di Marcianise (Caserta) di non partecipare al tavolo che si terrà giovedì 31 ottobre a Roma negli uffici del Ministero del Lavoro, anche le segreterie nazionali delle sigle dei metalmeccanici si sfilano, scegliendo come i loro rappresentanti in azienda di disertare l’incontro. In una nota trasmessa al Dicastero del Lavoro e delle Politiche Sociali, i sindacalisti delle segreterie nazionali Massimiliano Nobis (Fim-Cisl), Barbara Tipaldi (Fiom-Cgil), Luca Colonna (Uilm) e Vincenzo Russo (Failms), annunciano che “sulla base della decisione della Rsu Jabil Italia di non presenziare alla convocazione, e visto il ruolo importante di rappresentanza dei lavoratori, riteniamo non opportuna la nostra partecipazione all’incontro”. La decisione dei delegati sindacali aziendali di Jabil di non partecipare al tavolo di Roma del 31 ottobre è stata presa nella giornata di ieri dopo che era emerso che all’incontro avrebbe preso parte anche la Tme Assembly Engineering Srl, nuova società realizzata dall’azienda casertana Tme di Portico di Caserta con Invitalia, braccio operativo del Ministero dell’Economia; una nuova compagine cui Jabil vorrebbe cedere lo stabilimento di Marcianise con i 420 lavoratori entro marzo 2025, ma la proposta dei vertici della multinazionale Usa è già stata bocciata più volte da sindacati e dipendenti, che pretendono di parlare solo con Jabil, senza Tme, e che soprattutto Jabil receda dalla volontà di lasciare Marcianise e l’Italia nella prossima primavera.