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L’atmosfera era carica di curiosità e di un’autentica voglia di saperne di più. Il 28 ottobre, la libreria Giunti al Punto, in piazza Matteotti, a Caserta, ha ospitato la presentazione di “Inganni e potere. Il gaslighting”, richiamando tante lettrici e tanti lettori, desiderosi di immergersi nelle pagine del saggio antologico delle Edizioni Spartaco, testo che sta suscitando un interesse crescente. Introdotti e moderati da Rossella Calabritto, i curatori Claudio Lombardi e Rita Raucci e la coautrice Stefania Sparaco hanno offerto al pubblico un’inedita chiave interpretativa di un fenomeno non ancora incardinato in una definizione rigida e condivisa, confrontandosi, tra l’altro, con Rodolfo Scuotto e con il giudice Raffaello Magi. Assente, per impegni accademici, Maria Giovanna Petrillo, quarta firma dell’opera.

Stimolati dalle domande di Calabritto, Raucci ha spiegato come stereotipi di genere e norme sociali creino il terreno fertile per il gaslighting, specialmente nelle relazioni sentimentali, esaminando anche le limitazioni del quadro giuridico attuale nell’individuare e punire il gaslighter; Sparaco ha approfondito l’evoluzione del gaslighting nel cinema, analizzando come registi e sceneggiatori abbiano rappresentato questo fenomeno, con uno sguardo che ha spaziato dai classici del cinema alle serie tv contemporanee; Lombardi si è soffermato sull’impatto delle campagne di disinformazione, evidenziando come la manipolazione, amplificata dai media digitali, dai social network e dall’intelligenza artificiale generativa, possa minare la capacità critica e la salute mentale delle persone, con effetti simili a quelli prodotti dal gaslighting interpersonale. Lucidissimo il commento a margine proposto da Scuotto; preziosi i contributi di Magi su propaganda e manipolazione di massa attinti dalla sua quotidianità professionale di consigliere della Corte di cassazione.

Il confronto è stato preceduto dai saluti di Antonella Serpico, dirigente scolastica e presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Caserta, e di Pamela Frasca, consigliera di Parità della provincia di Caserta. Inevitabili i riferimenti a “Io vivo per te”, il corto del Collettivo Paula da cui il saggio ha tratto ispirazione e visibile utilizzando il QR Code presente all’interno del libro.