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Caserta – Angela Iannotta, la 29enne di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) in gravi condizioni di salute dopo alcuni interventi chirurgici per dimagrire, è stata trasferita nel tardo pomeriggio di ieri dall’ospedale di Caserta, dove era ricoverata dal 3 febbraio al Secondo Policlinico Universitario di Napoli, dove sarà sottoposta a un complicato intervento di ricostruzione dell’esofago e di parte dell’intestino. Ad operarla, a metà o alla fine del prossimo mese di giugno, sarà il chirurgo Franco Corcione, ordinario dell’Università Federico di Napoli, coadiuvato dall’altro docente universitario Antonio Cittadini, direttore della Clinica Medica Universitaria dell’Università Federico II di Napoli.

Nei prossimi giorni il noto chirurgo formerà l’equipe chirurgica multidisciplinare che opererà Angela Iannotta: l’obiettivo è provare a dare ad Angela il minimo della funzionalità vitale, visto che la donna continua ad essere alimentata per via endovenosa; un estremo tentativo, dunque, di tenerla in vita. Proseguono intanto, sulla vicenda della 29enne madre di tre figli piccoli, le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere diretta da Carmine Renzulli, che ha iscritto nel registro degli indagati il chirurgo bariatrico Stefano Cristiano, che ha operato due volte Angela con il by-pass gastrico, e altri medici delle due cliniche in cui sono avvenuti gli interventi (Villa Letizia de l’Aquila e Villa del Sole a Caserta). Gli inquirenti vogliono vederci chiaro anche sulle recenti dichiarazioni di Angela, che ha disconosciuto la sua firma su alcuni documenti sanitari; anche per questo i suoli legali Raffaele e Gaetano Crisileo hanno nominato nelle scorse settimane quale consulente grafologo di parte l’accademico universitario romano Alberto Bravo, presidente dell’Istituto di Grafologia Italiana. Sulla vicenda di Angela potrebbero poi muoversi le Asl di Caserta e quella de L’Aquila con lo scopo di accertare se le due cliniche private convenzionate potevano eseguire interventi chirurgici cosi complessi di chirurgia bariatrica sebbene non muniti di terapia intensiva e di rianimazione, come espressamente prevedono le linee Sicob in tema di accreditamento regionale.