Da sette anni presidente della Provincia di Caserta nonché sindaco del comune di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, indagato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per corruzione e oggi sottoposto nell’ambito di tale indagine a una perquisizione a casa e negli uffici da parte dei carabinieri, ha già affrontato importanti vicissitudini giudiziarie, diventando noto per avervi incrociato anche lo scrittore Roberto Saviano.
Nel marzo 2011 infatti Magliocca, allora sindaco di Pignataro Maggiore con un passato da consulente (2005-2006) del ministro delle comunicazioni Mario Landolfi, e nel 2010 assunto a tempo determinato nello staff del sindaco di Roma Gianni Alemanno, finì in carcere per collusioni con la camorra, in particolare con il potente clan locale Lubrano-Ligato, operante da sempre a Pignataro Maggiore, comune noto in passato, proprio per la presenza delle due cosche peraltro legate anche a Cosa Nostra, come la Svizzera dei clan. Ad accusare Magliocca un gruppo composito formato da un collaboratore di giustizia, avversari politici e qualche giornalista, e le accuse nei suoi confronti furono rilanciate dallo stesso Saviano. Alla fine però, dopo quasi undici mesi di carcere, le accuse si rivelarono infondate e Magliocca fu assolto con formula piena durante il rito abbreviato dal giudice per l’udienza preliminare Eduardo De Gregorio, nonostante il pm della Dda di Napoli Giovanni Conzo avesse chiesto 7 anni e mezzo di carcere; lo stesso Saviano inviò una lettera di scusa poi a Magliocca dopo il verdetto.
Una carriera politica in grande ascesa che sembrava dunque essersi interrotta con l’indagine della Dda, ma che invece Magliocca ha ripreso dopo l’assoluzione candidandosi nuovamente al Comune di Pignataro Maggiore, dove è tornato a fare il sindaco nel 2016, rieletto poi anche nel 2021; nel frattempo, tra un’elezione comunale e l’altra, è diventato anche presidente della Provincia. Un percorso politico, quello di Magliocca, fatto sempre nel centrodestra, prima nelle file di An, poi del Pdl e quindi di Forza Italia, partito di cui è stato anche coordinatore provinciale. Negli ultimi anni Magliocca si è poi avvicinato molto al consigliere regionale Giovanni Zannini, che in Regione è tra i maggiori sostenitori del presidente di centrosinistra Vincenzo De Luca; il contributo di Zannini è poi risultato rilevante per far eleggere Magliocca alla presidenza della Provincia di Caserta. E qualche settimana fa è arrivata l’Unione Province Italiane (Upi) ha designato Magliocca quale componente della delegazione che farà parte dal primo gennaio 2025 (fino al 2030) del Comitato Europeo delle Regioni, l’assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell’Unione europea.