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“Quello che appare un braccio di ferro tra il ministro Fitto e il presidente De Luca sui fondi di coesione in realtà e’ una sorta di “commissariamento di necessità” da parte del Governo affinché’ la Regione Campania spenda al meglio i 5 miliardi e 900 milioni assegnati. E’ un’azione necessaria per finanziare altre opere indispensabili per il rilancio della Campania e del Sud”. E’ quanto afferma il presidente di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi.
Il presidente De Luca si era avviato a spendere queste risorse, come sempre, in maniera frammentata, impegnandole, ad esempio, per i medici del pronto soccorso, per i lavoratori ex Cub, per i progetti per i lavori socialmente utili, spese che non possono essere sostenute con i fondi FSE, che sono destinati a macro progetti per lo sviluppo del territorio”– aggiunge Ronghi, che continua: “Più’ volte il Ministro Fitto ha chiesto al governo regionale di definire un’agenda chiara per la spesa dei fondi di coesione, ma De Luca se ne e’ ‘fregato’ con la conseguenza di determinare una sorta di ‘commissariamento’ da parte del Governo centrale nell’utilizzo dei fondi, atteso che 1 miliardo e 218 milioni sono stati destinati giustamente alla bonifica di Bagnoli e circa 600 milioni per la crisi bradisismica dei Campi Flegrei”.
A questi macro progetti, andrebbero aggiunti la realizzazione dell’aeroporto di Grazzanise per scalo civile e cargo e l’adeguamento e la interconnessione tra strade ferrate e le aree di sviluppo industriale della Campania per il trasporto merci, in considerazione che la trasportistica e la logistica sono elementi fondanti del fondo di coesione”– sottolinea Ronghi -che conclude: “se l’aeroporto nazionale di Salerno tra anni potrà essere utile al turismo per le aree interne della Campania, la nostra regione e l’intero Sud hanno bisogno di un aeroporto intercontinentale e che sia cargo per far fronte all’aumento dei trasporti, della produzione e dell’export del Mezzogiorno , che può essere e deve essere solo quello di Grazzanise”.