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“La sentenza del Tribunale di Napoli Nord ha confermato quello che come opposizione denunciamo da anni: Lucio Santarpia non poteva ricoprire la carica di sindaco di Frignano. La giustizia ha fatto il suo corso, accertando l’incompatibilità con la carica e mettendo fine a questa pagina vergognosa per il nostro Comune” commentano i consiglieri di opposizione Giovanna Alidorante, Vincenzo Natale, Aldo Simonelli e Vincenzo Mastroianni.

L’articolo 61, comma 1-bis, del Testo Unico degli Enti Locali è chiaro: chi ha parenti fino al secondo grado che ricoprono il ruolo di appaltatori di servizi comunali non può essere Sindaco. Eppure Santarpia ha ignorato la legge, ha falsamente dichiarato la propria compatibilità in Consiglio Comunale e per ciò è stato addirittura rinviato a giudizio per falso ai sensi dell’articolo 495 del Codice Penale, rischiando dai due ai sei anni di carcere.
Di fronte a una sentenza così netta, se Santarpia sceglierà di fare ricorso sarà solo per allungare l’agonia amministrativa e incassare qualche altra mensilità da primo cittadino. Una scelta che sarebbe solo un insulto ai frignanesi” sottolineano i consiglieri.

“Questa vicenda non è solo una questione di legalità ma di dignità istituzionale. Frignano adesso si trova con un sindaco dichiarato incompatibile, che ha una residenza ambigua a Venafro e con un processo penale in corso. Un sindaco che per anni ha sbandierato i principi di legalità, ma che oggi li ha calpestati senza vergogna” aggiunge duramente l’opposizione.

La nostra battaglia per la trasparenza non è si mai fermata e continuerà. Chiediamo che Lucio Santarpia prenda atto della realtà e si dimetta immediatamente, evitando al Comune l’ennesima umiliazione. Frignano ha bisogno di voltare pagina e ripartire con amministratori credibili e rispettosi della legge” concludono.