L’Assemblea del “Contratto di Fiume Volturno” ha approvato all’unanimità il Documento Strategico, “strumento fondamentale – ha spiegato il presidente della Provincia Giorgio Magliocca – nel percorso virtuoso realizzato finora con l’obiettivo di trasformare il più importante corso d’acqua della Campania e del Sud Italia in una straordinaria risorsa per il territorio. Andiamo avanti spediti con tutte le fasi amministrative previste: dal Comitato promotore all’istituzione dell’Assemblea, di cui la Provincia è ente capofila, l’approvazione della Relazione preliminare e del Documento d’intenti, la nomina della Cabina di regia, l’istituzione dei gruppi di lavoro tematici, oggi il documento che mette insieme tutte le strategie complessive che porteranno al definitivo Piano d’azione. Siamo molto soddisfatti”.
L’Assemblea coordinata dal dirigente del Settore Ambiente Giovanni Solino, svoltasi presso la Sala del Consiglio provinciale di Caserta, ha analizzato attentamente i diversi punti previsti dal Documento strategico, tra i quali: gli obiettivi socio-economici; i soggetti attuatori, pubblici, privati o in forme di partenariato responsabili della realizzazione di ogni singolo intervento; i fabbisogni finanziari delle diverse azioni programmate per tutto l’arco temporale interessato dalla loro realizzazione e la relativa fattibilità economica.
Al termine dell’incontro il dirigente Solino ha anche informato i presenti dell’imminente avvio del progetto esecutivo del Settore Ambiente ed Ecologia dal titolo “Interventi di manutenzione straordinaria dell’alveo del Fiume Volturno nel Comune di Capua”, finanziato con circa 630mila euro di residui. Si tratta di un’importante opera di ripristino, messa in sicurezza e riqualificazione ambientale dell’alveo fluviale adiacente al centro abitato del Comune di Capua che ha l’obiettivo di ridurre drasticamente il rischio di esondazione.
“L’intervento di manutenzione dell’alveo – ha chiarito Solino – sarà finalizzato al ripristino della sezione originaria, così da garantire il regolare e naturale percorso delle acque, impedendo nel tempo il cumularsi di detriti assicurando la velocità di scorrimento, la limitazione dell’interramento e la riduzione del rischio di esondazione in caso di piena”.
Nello specifico sono previste le seguenti operazioni: rimozione della vegetazione infestante; rimozione materiale di trasporto depositato sull’argine fluviale; pulitura del basamento; ripristino della scarpata o degli elementi costituenti la stessa.