Caserta – Nel Casertano per l’emergenza brucellosi hanno chiuso negli ultimi anni 300 imprese di allevamento bufalino nel territorio casertano con la perdita di migliaia di posti di lavoro. Lo ha denunciato nel corso della riunione della seduta straordinaria del Consiglio regionale della Campania, Maria Muscarà stigmatizzando che nell’ultimo decennio sono stati abbattuti 140mila capi dei quali una piccola parte è risultata affetta da brucellosi agli esami eseguiti dopo l’abbattimento. Muscarà ha detto che non c’è stata alcuna risposta alla richiesta di una commissione di inchiesta ed una sollecitato una misura di sostegno alle imprese.
“Siamo arrivati ad una situazione nella quale il problema è tutto sul tavolo senza essere stato risolto. Il grido di dolore degli allevatori è stato inascoltato”. Lo ha detto il consigliere regionale della Campania, Massimo Grimaldi (Fi) intervenendo ai lavori del consiglio straordinario sull’emergenza brucellosi bufalina.
“I dati sull’emergenza non ci sono mai stati consegnati”, ha detto Grimaldi ma abbiamo scoperto comunque che oltre “100mila capi sani sono stati abbattuti in maniera indiscriminata”.
“Siamo andati avanti con gli abbattimenti”, ha aggiunto e “la giunta ha scelto la strada più semplice nominando un commissario ammettendo il suo fallimento”.
“La Campania non si può permettere, accanto ad altri disastri, la perdita del patrimonio bufalino”.
Lo ha detto il capogruppo della Lega Severino Nappi, intervenendo durante i lavori del consiglio regionale straordinario sulla brucellosi.
“Non possiamo lasciare soli gli allevatori – ha aggiunto – la Regione può ravvedersi e cambiare passo. Ammettere una volta tanto che si è sbagliato ci rende tutti più sereni”.
Sulla questione della brucellosi bufalina “c’è stato finora un muro da parte del presidente della Regione Campania nel non voler ascoltare le ragioni degli allevatori”. Lo ha detto il consigliere regionale della Campania, Alfonso Piscitelli (Fdi) parlando nel corso del dibattito sull’emergenza brucellosi nel settore bufalino in Campania.
Gli allevatori “finora hanno rimesso anni di sacrifici e si è arrivati a distruggere 140mila capi di bestiame”. Piscitelli ha fatto saper di aver coinvolto sull’argomento il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
“Il tema non è se sia giusto abbattere e no. All’ esito positivo sierologico bisogna abbattere. La normativa dice questo”. Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola intervenendo nel dibattito sulla emergenza brucellosi in Campania durante una sessione straordinaria del consiglio regionale della Campania.
Una replica alla scelta della Regione di procedere all’abbattimento dei capi che “non è un tema ideologico”, ha proseguito Bonavitacola.
“La filiera bufalina è una realtà di straordinaria importanza per la nostra regione ed è per questo che occorre mettere in campo un’azione per uscire definitivamente e tempestivamente dalla problematica brucellosi per salvaguardare le nostre aziende”. Lo ha detto la consigliera regionale del Pd, Bruna Fiola, nel corso dei lavori della sessione straordinaria del Consiglio regionale della Campania sull’emergenza brucellosi in Campania.
“Per raggiungere questo obiettivo, se il piano di eradicazione non ha funzionato, va cambiato presto e bene nel pieno rispetto delle funzioni della Giunta e del potere di indirizzo del Consiglio, alla luce delle evidenze scientifiche e della realtà del nostro territorio”, ha aggiunto Fiola.
“Oggi in Consiglio regionale De Luca ha rivendicato, in tema di brucellosi, l’azione a difesa del comparto e della salute. Se così è, non si capisce perché si sia sempre rifiutato di incontrare gli allevatori in tutti questi mesi facendo arrivare al limite una situazione che avrebbe potuto, con il dialogo, risolversi molto prima. E’ ancora in tempo”. Così il deputato della Lega Gianpiero Zinzi.
“Il dato politico emergente della seduta monotematica del Consiglio regionale campano sul Piano per l’eradicazione della brucellosi e della tubercolosi in Campania è il sostanziale riconoscimento da parte della maggioranza di De Luca delle storture di un Programma che se attuato senza profonde modifiche avrebbe finito per distruggere completare l’intero patrimonio bufalino casertano”. Lo afferma il senatore campano di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli rinviando alla mozione sulla vertenza bufalina campana approvato oggi all’unanimità dall’Aula del Consiglio regionale della Campania.
“Non sorprendono più la volgarità dei toni di scherno nei confronti dei rappresentanti del governo nazionale, nè talune affermazioni dal sapore intimidatorio alle quali è ricorso il presidente De Luca”, aggiunge Rastrelli.
“Comprendiamo il disagio politico ma questo è certo il modo peggiore per affrontare una stagione che speravamo si potesse improntare sin da subito al dialogo e alla correttezza istituzionale”, conclude l’esponente di Fratelli d’Italia.