Un drone e oltre mezzo chilo di droga – soprattutto hashish e una decina di grammi di cocaina – sono stati sequestrati nella tarda serata di ieri all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dalla polizia penitenziaria.
È stato un agente a notare un drone a terra nell’area passeggi del reparto Tevere; il poliziotto è accorso scoprendo che attaccato al drone c’era anche un involucro con la droga, destinata ad un detenuto. Più o meno nello stesso momento un recluso ha inscenato un piccolo incendio nella sua cella, con l’intento di scendere nell’area passeggi e provare a recuperare lo stupefacente. Il detenuto ha negato che la droga fosse a lui destinata, ma sono in corso accertamenti. Il drone e la droga sono stati sequestrati; probabilmente il piccolo velivolo, dopo essere entrato nel carcere teleguidato dall’esterno, si è posato a terra e non è riuscito più a volare per mancanza di segnale.
“Oramai – commenta il segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Uspp, Ciro Auricchio – si combatte una guerra quotidiana nelle carceri per sventare l’introduzione di droga e cellulari. La criminalità organizzata, con mezzi tecnologi e stratagemmi sempre più raffinati, prova a destabilizzare la sicurezza interna, e per questo bisogna dotare la polizia penitenziaria di mezzi tecnologicamente avanzati per contrastare questa piaga. A Santa Maria Capua Vetere, nonostante la grave carenza d’organico, si riesce comunque a garantire l’ordine e la sicurezza interna”.