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Caserta – “Il M5s non c’è più, ora si chiama il partito di Conte. È un partito padronale che ha deciso di anteporre le proprie bandierine alla sicurezza e all’unità nazionale”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Se da mercoledì andiamo in ordinaria amministrazione non potremo fare quasi più nulla di ciò che serve per superare la crisi economica. Parlo del decreto di 15 miliardi contro il caro bollette. Non abbiamo i poteri per fare la legge di bilancio e andremo in esercizio provvisorio. Non abbiamo più il potere negoziale ai tavoli internazionali per ottenere il tetto ai prezzi del gas. È da irresponsabili non capirlo”.

Il pallino “ora non è più nelle mani del presidente del Consiglio ma dei partiti. Dimostrino maturità”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti della crisi politica a margine di un evento alla Reggia di Caserta. “Draghi è una persona di parola, come abbiamo sempre detto, e nel momento in cui il partito di Conte decide di non votare per la fiducia non c’è più la maggioranza politica. Non è semplice ricomporre questa maggioranza e servirebbe un atto di maturità”.