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Santa Maria Capua Vetere (Ce) – Ancora disordini nel reparto detentivo “Tevere” del carcere di Santa Maria Capua Vetere posti in essere da alcuni detenuti. Sul posto sono giunti immediatamente il Magistrato di Sorveglianza, il Provveditore Regionale e la Direttrice dell’Istituto.
 
A darne notizia è Orlando Scocca FP CGIL Campania Polizia Penitenziaria che chiede ogni utile intervento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché finalmente vengano prese in considerazione le ataviche precarietà che, da tempo, afferiscono la struttura penitenziaria sammaritana: “Serve più sicurezza per le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria e meno progetti che, probabilmente, servono solo per pulirsi la coscienza”.
 
Non vogliamo entrare nel merito, in attesa di elementi utili ed attività accertative in corso, ma pretendiamo rispetto per chi espleta il proprio servizio in situazioni disagiate, viste le continue compromissioni di ordine e sicurezza – continua Carmela Ciamillo, coordinatrice Funzioni Centrali FP CGIL Caserta.  
 
La Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere torna a vivere episodi spiacevoli – conclude Mirko Manna, FP CGIL Nazionale – continuiamo a gridare ed  a mettere in discussione l’attuale andamento dell’Istituto, serve un Direttore titolare che venga assegnato su criteri univoci di trasparenza e meritocrazia, Basta a scelte personalistiche e poco trasparenti! E’ un fallimento dell’Amministrazione e dello Stato stesso, ancora oggi, dopo i fatti di cronaca successi nel carcere sammaritano, né la Ministra né il nuovo Capo del Dap hanno fornito chiare regole di ingaggio, il personale di Polizia c’è ma senza alcuna capacità di intervenire, esponendo, di fatto, il personale a seri rischi di incolumità. Serve un cambio di passo risolutivo alla gestione, con una posizione politica chiara rispetto alla nomina di un nuovo Direttore titolare, basta con provvedimenti tampone, un plauso al Dirigente di Polizia, dottor Giramma, che ha saputo mantenere sani gli equilibri del suo Reparto”
Infine l’appello alla Ministra Cartabia: “Questo suo ultimo periodo da Ministra della Giustizia lo usi per sistemare i danni arrecati al sistema penitenziario con la speranza che non siano irreversibili”.