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Nel carcere di Carinola si è sfiorata la tragedia: l’agente della polizia penitenziaria colpito al torace con un punteruolo da un detenuto è solo l’ultimo di un lungo elenco di violenze ed
aggressioni che vedono gli istituti campani al primo posto per numero di aggressioni e di agenti coinvolti con 425 casi nei soli primi cinque mesi del nuovo anno”. Così il segretario generale del S.PP. Aldo Di Giacomo ricordando che “da mesi il sindacato ha lanciato l’allarme sul rischio che ci possa scappare il morto tra il personale penitenziario. Dobbiamo ancora sperare che non accada? In una situazione gravissima e in continua evoluzione come riprovano le rivolte in tre istituti (Trieste, Viterbo e Firenze) in 48 ore – aggiunge – continuiamo a chiedere le dimissioni del Ministro Nordio e del sottosegretario Del Mastro su cui ricadono per intero le responsabilità. Da noi sembra quasi un merito non essere capaci di trovare soluzioni. A pesare sul clima già “surriscaldato” che si è creato negli istituti il decretino “carcere tutto come prima” varato dal Consiglio dei Ministri. Per questo non ci resta che continuare la mobilitazione e dopo la protesta inscenata, solo qualche giorno fa sotto la sede del Ministero della Giustizia, chiamare tutti i colleghi a far sentire la propria voce. Ripetiamo: non siamo pronti a fronteggiare l’estate e siamo stanchi – conclude – di pagare il pezzo più alto con il rischio di incolumità personale di responsabilità politiche e di Governo