“Il valore dell’export della provincia di Caserta, l’area industriale più grande del Mezzogiorno, ha raggiunto 1,5 miliardi di euro nel 2024, ma dobbiamo scongiurare a tutti i costi la guerra dei dazi prospettata dagli Stati Uniti per la salvaguardia dei nostri prodotti”. Così il presidente di Confindustria Caserta, Beniamino Schiavone, durante l’assemblea dell’associazione datoriale casertana tenutasi al Centro Orafo Tarì di Marcianise.
Schiavone ha ricordato le “eccellenze del Casertano, tra le quali il settore aerospaziale, l’agroalimentare, l’energetico, l’automotive”. Schiavone ha poi indicato tra le criticità del sistema economico del Casertano i ritardi del Pnrr circa “la realizzazione di infrastrutture previste, che sono fondamentali per le industrie”, e la viabilità specie attorno allo strategico snodo autostradale dell’A1 di Caserta Sud dove sorge l’area industriale, viabilità che “va rafforzata”.
Ma “uno dei problemi maggiori del Paese – ha proseguito Schiavone – è l’eccesso di burocrazia. La lentezza dei processi amministrativi e autorizzativi rappresenta un ostacolo allo sviluppo economico e un ulteriore appesantimento per le aziende”.