Quando vai a giocare a casa della prima in classifica e, ai punti, non soffri, e ti difendi bene, significa che la squadra è in forma e segue i dettami dell’allenatore. Ancora una volta, niente da recriminare ad una squadra che, anche in casa della capolista, e in piena emergenza, fa bene. “Dobbiamo affrontarlo nel modo corretto, affrontare la capolista ci porta qualche stimolo in più: siamo in emergenza, e ciascuno di noi deve fare il meglio possibile“: le parole di Iori ai microfoni della Rai, prima della partita, suonano come un grido di battaglia. La rete dei padroni di casa arriva solo al 75° minuto.
Prima, Zanellati si è visto soltanto al primo tempo, con una grande parata dopo un tiro dalla lunga distanza. Piuttosto, è stato Nunziante, diciassettenne portiere del Benevento, a frapporsi efficacemente al sinistro di Paglino, nel primo tempo, ed a smanacciare un cross all’indirizzo di Iuliano, nel secondo tempo.
Sconfitta a Benevento dal sapore catanese
La Casertana non ha particolari timori reverenziali, nonostante i punti e nonostante le tante assenze. La squadra di Iori arriva a casa della Strega senza Gatti ed Heinz. Fra i titolari, c’è Fabbri di nuovo a destra, ed il ritorno di Salomaa, con Bakayoko che fa la punta. L’ammonizione di Bacchetti, però, fa pensare al cambio all’intervallo, e al fianco di Kontek c’è Collodel. L’emergenza in casa dei falchetti sta diventando una costante. Non si fa sentire neanche Salomaa, a cui Iori, sempre all’intervallo, preferisce Iuliano.
Casertana esce a testa alta: la linea verde dei falchetti avrà i frutti che merita.
Se da un lato c’è la sfrontatezza dei giovani che non hanno timore di andare a giocare a viso aperto in stadi complicati come Benevento, Messina e Latina, dove c’è la prestazione e, talvolta, anche i punti, dall’altro manca quella concentrazione e quella tenacia continuativa per non perdere la testa quando giochi con Avellino e Catania. L’ultima vittoria contro la Cavese è stata frutto dell’animo e del coraggio, che a questa squadra non mancano. Potranno però bastare queste due nobili doti per continuare un intero campionato, che dal ritiro estivo ha il sapore della sofferenza? La sconfitta di misura somiglia a quando la Casertana perde con la Juventus alla prima in casa, quando perde con il Catania, dopo una gara in pieno controllo. Troppe somiglianze, che vanno sostituite con nuove motivazioni e nuove attenzioni, soprattutto.
L’ultima nota purtroppo va’ dedicata a quei quattro… Stupidini… Che entrano al “Vigorito” con tanto di fumogeni e mortaretti. Sarà sempre un mistero come, ad alcuni vengono aperte le borse per controllare finanche i cavi del computer portatile, e ad altri viene permesso di entrare allo stadio come se si stesse entrando in guerra. Appena pochi giorni fa, sono stati pianti tre ragazzi che seguivano il Foggia. Finché ci sarà quest’atteggiamento di sfida e non di rispetto e goliardia nei derby, certi abbigliamenti e certi gestacci avranno sempre il colore dell’inciviltà.