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Oltre 88% di reati denunciati ai carabinieri e perseguiti in provincia di Caserta dal giugno 2023 ad oggi, di cui il 72% scoperti. E’ il dato fornito dal Comandante provinciale dell’Arma a Caserta Manuel Scarso durante la cerimonia per la Festa per i 210 anni di fondazione dei Carabinieri, svoltasi nella cornica di piazza Carlo di Borbone, davanti alla Reggia di Caserta.

Sono dati – ha commentato Scarso – che restituiscono il senso di un impegno intensissimo, svolto in stretta sinergia con la magistratura, con la quale condividiamo l’obiettivo repressivo della criminalità, da quella più complessa e articolata che coinvolge il crimine organizzato, a quella che, con termini che in realtà non ne connotano l’effettiva gravità, viene definita criminalità comune o microcriminalità. Fenomeni di devianza che hanno fortemente condizionato, per decenni, lo sviluppo e la qualità di vita di molti territori di questa provincia, infangandone storia e dignità”. Scarso ha quindi sottolineato la “fondamentale e costante collaborazione” con le Procure di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord, citando don Diana, in particolare il motto che ha reso famoso il prete ucciso dalla camorra: “per amore del nostro popolo, non ci stancheremo di cercare la verità”. Nel Casertano sono presenti 60 Stazioni, 10 comandi intermedi e la neo istituita Tenenza di Castel Volturno.
Sono presidi capillarmente dislocati sul territorio che rappresentano un saldo punto di riferimento per i cittadini dei 104 comuni del Casertano, aumentando la percizione di sicurezza” ha detto Scarso. “Le legittime istanze di sicurezza che provengono dal territorio – ha spiegato – meritano risposte adeguate, anche in termini di percezione. Oggi la gente ha il diritto non solo di essere sicura, ma di sentirsi sicura. Questa è la consapevolezza dell’agire dei carabinieri qui schierati in rappresentanza dei quasi 1500, che ogni giorno, lontani dai riflettori, sono attori principali della sicurezza della nostra provincia. Un impegno assolto con la consapevolezza di essere l’espressione più immediata della vicinanza dello Stato alle comunità, sommando capacità operative a umana sensibilità, per svolgere – anche e soprattutto – un’insostituibile funzione di rassicurazione sociale, che completa l’offerta di sicurezza in favore della popolazione”. Scarso si è quindi soffermato “sull’impegno particolare profuso a sostegno di un’altra categoria che non vorremmo più inserire tra le fasce deboli, per il patrimonio di ricchezza e di forza morale che esprime e della quale la nostra società è pervasa. Quello a sostegno di coloro, correttamente definite, ‘l’altra metà del cielo’: le donne”.