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Sui ritardi che l’Italia ha accumulato riguardo i progetti del PNRR, è estremamente preoccupante quello relativo ai fondi per i 2189 interventi previsti in tema di servizi per l’infanzia, non solo per le opportunità che materialmente rischiamo di perdere, ma per il loro significato e le loro ricadute. Parliamo di 4,6 miliardi di euro, necessari per far raggiungere al nostro Paese almeno la media europea di posti disponibili negli asili nella fascia di età 0-3 anni (parliamo di un posto ogni 3 bambini).

Perché ci preoccupa molto questo filone di progetti?
Dalla nostra indagine cittadina, è emerso che la presenza di asili nido e servizi per l’infanzia è il punto cruciale della possibilità di conciliare i tempi di vita e lavoro delle famiglie. La possibilità di usufruire di questi servizi consente, inoltre, alle donne con figli di poter mantenere il proprio ruolo nel mondo del lavoro.

 
Non sono interventi di poco conto. L’Italia è al di sotto della media europea (33%) per la copertura dei servizi per l’infanzia con uno scarso 27% che diventa 15% se si analizzano le aree del Sud. Va ricordato anche che, secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, la Campania e la Sicilia non riusciranno a colmare il divario neanche qualora tutti i progetti fossero portati a termine.È un grave problema per le cittadine e i cittadini della nostra Regione, per questo è necessario che i nostri Comuni, molti dei quali hanno difficoltà nella progettazione e la conseguente realizzazione dei progetti stessi, vengano supportati in ogni modo possibile affinché non si perdano queste importanti possibilità.

“Quando si parla di denatalità, della necessità di dare supporto alle famiglie senza però parlare di pari opportunità, di autonomia economica delle donne, di differenze salariali legate al genere, di servizi pubblici di sostegno, si fa della inutile propaganda” dichiara Sara Femiano, coordinatrice di Caserta Decide.Sono ancora troppe le donne che si vedono costrette ad allontanarsi dal mondo del lavoro, che rinunciano a impegnarsi in politica, perché non c’è altra soluzione ancora adesso nel 2023 rispetto alla scelta fra il lavoro e la famiglia con figli. Aspettiamo di ascoltare le risposte del Ministro Fitto nel dibattito parlamentare, tuttavia, auspichiamo una forte attenzione sul tema da parte dell’Amministrazione cittadina sull’intervento all’asilo nido comunale di Viale Cappiello”